Diamante Murales 40, una nuova esplosione di colori tra le vie del piccolo borgo marino – Continua a pieno ritmo il grandioso festival di arte urbana che celebra il quarantennale dalla sua prima “Operazione Murales”, omaggiando la visionaria e lungimirante idea del pittore Nani Razetti che, nel 1981, chiamò più di 80 artisti provenienti da tutto il mondo, per affrescare il centro storico e l’intero paese di Diamante, cambiando per sempre il volto del piccolo borgo marino e dando vita alla “Città dei Murales”, il cosiddetto “paese dei nasi all’insù”.
Diamante Murales 40 – Esplosione di colori tra le vie del borgo marino
Dopo un giugno carico di eventi tra la nascita di nuovi capolavori urbani (i murales di UNO e Riccardo Buonafede) e i restauri di antichi murales che stavano scomparendo (Kodra e Eva Krump), quattro nuovi interventi urbani realizzati a partire dall’8 agosto da altrettanti celebri street artist di fama internazionale.
Da Napoli arriva Jorit con l’iper-realismo dei suoi volti in primo piano e con i dettagli vividi e precisi, quasi fotografici, dei suoi ritratti. Da Padova, Tony Gallo con i suoi soggetti onirici e antropomorfi. Il terzo ospite, madrileno attualmente trapiantato a Chicaco, è Kraser che porterà a Diamante il suo lettering site-specific e da Milano, SteReal che incanterà con uno dei suoi murales in cui generalmente raffigura la forza di essere donna contro le discriminazioni.
Le iniziative collaterali
Tra le iniziative collaterali, visitabile fino al 15 agosto c/o il Museo DAC, “La Grande Pittura del Novecento Italiano”, una mostra in ricordo di Nani Razetti che offre uno sguardo verso importanti e famosi artisti del 900 italiano. Presso la Torre del Semaforo, visitabile fino al 31 agosto, la mostra di Angelo Aligia che riprende l’installazione “Panem”, realizzata per la prima volta a Matera Capitale della Cultura 2019, sensibilizzando su temi quali lo spreco di cibo e il dramma dei migranti. Infine, dal 16 al 31 agosto, Treccani organizzerà una mostra di copie di quadri d’autore d’arte contemporanea.
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Il quarantennale celebra dunque una tradizione tipica del territorio e insita nella cultura del luogo, iniziata da Razetti e proseguita nel corso degli anni da OSA – Operazione Street Art, il festival di arte urbana nato nel 2017 che ha portato a compimento un processo storico-artistico, rendendo la città di Diamante uno tra i borghi più dipinti d’Italia: con le sue oltre 330 opere murali presenti nel suo centro storico e non solo, il piccolo borgo adamantino può essere definito un vero e proprio museo a cielo aperto.
I murales – ha sottolineato il Sindaco Sen. Ernesto Magorno – sono un patrimonio della nostra comunità, della regione e di tutto il paese, come ho avuto occasione di dire al Ministro Dario Franceschini che è stato invitato a Diamante ad essere presente alle iniziative del quarantennale”.
(In copertina Murale di SOLO)