Il progetto Erasmus è uno dei programmi più longevi e fortunati introdotti dall’Unione Europea. Si tratta di un programma di mobilità giovanile all’estero e infatti, rientra nel gruppo denominato Erasmus +. Cerchiamo ora di capire insieme che cos’è l’Erasmus, come funziona e soprattutto quali sono le caratteristiche di questo programma che ogni anno va ad affascinare i giovani provenienti da ogni angolo della Comunità Europea.
Che cos’è l’Erasmus
L’Erasmus è un progetto europeo di mobilità giovanile all’estero. Nasce diversi anni fa e in particolare nell’inizio del 2000. Questo programma poi è stato rinnovato fino al 2027 con un budget raddoppiato rispetto invece a quello che era stato previsto nel quinquennio 2014 2020. Questo progetto permette agli studenti universitari d’intraprendere un periodo di studio in un altro Paese dei membri dell’Unione Europea attraverso l’università. Vale anche nei Paesi extraeuropei purché siano partner dell’Europa. Questo periodo di studio viene, in sostanza, finanziato dall’Unione Europea con le erogazioni di una specifica borsa di studio. L’idea è far sì che gli italiani studiando all’estero possano migliorare le proprie capacità comunicative, nonché le competenze interculturali e imparare a conoscere lingue straniere. Queste caratteristiche saranno particolarmente apprezzate dai futuri datori di lavoro e quindi, andranno ad arricchire studenti con nuove prospettive e spunti utili per il loro percorso formativo.
Chi può partecipare all’Erasmus
Per partecipare al progetto Erasmus bisogna avere una serie di specifici requisiti. Innanzitutto, le domande sono aperte agli studenti. Per partecipare a questo progetto è necessario essere studenti che frequentano un corso di laurea triennale e magistrale, oppure un dottorato di ricerca. Bisogna essere regolarmente iscritti, aver completato il primo anno ed essere cittadini dell’Unione Europea. Il programma è anche aperto ai cittadini islandesi, norvegesi, turchi e del Liechtenstein. È anche importante avere un livello di conoscenza linguistica applicata o spesso andata a certificare tramite i centri linguistici di ateneo dell’università di partenza. Poiché i posti sono limitati si dà una priorità agli studenti che hanno una media alta e un buon numero di esami sostenuti. Bisogna anche prendere in considerazione la condizione economica di chi fa la richiesta per una borsa Erasmus: la domanda va calibrata sul modello ISEE.
Come funziona l’Erasmus
Una volta che ci si è candidati per partecipare al progetto Erasmus e si viene selezionati, lo studente beneficiario riceve una borsa di mobilità. L’importo mensile che varia a seconda del Paese di destinazione scelto e deve andare a coprire vitto e alloggio. Il progetto va da un minimo di 3 mesi a un massimo di 12 mesi. Con il nuovo programma è possibile anche partecipare a due differenti progetti Erasmus: uno del corso triennale e uno durante il corso di studi magistrale. Lo studente sviluppa un piano di studi per gli esami da sostenere all’estero con il cosiddetto “e-learning agreement”. Poi successivamente, vi sarà il riconoscimento dei suddetti esami. Ogni anno quindi, viene pubblicato il nuovo bando a cui partecipare attraverso l’informativa della università. Verrà spiegato dunque, come presentare le domande, in modo tale da ottenere questa borsa di studio che permette di studiare all’estero e di ricevere una sovvenzione per sostenere le spese.