Festa a Vico, nota kermesse enogastronomica che si realizza a Vico Equense, quest’anno ha fatto tappa a Castellammare di Stabia. Location naturali e prodotti del territorio hanno fatto la differenza
Il tour è stato organizzato dall’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia in collaborazione con Festa a Vico, dando vita ad una collaborazione importante tra la kermesse vicana e la città stabiese ed il tessuto economico del settore food.
Gli Scavi di Stabia
Una bellissima giornata all’insegna dei posti belli della Città delle Acque e delle delizie del territorio. Al mattino, i turisti presenti a Festa a Vico, accompagnati in bus, e una delegazione di giornalisti e food e travel blogger, ha fatto visita agli Scavi di Stabia, con la guida professionale e divertente allo stesso tempo del professore universitario Umberto Pappalardo, noto archeologo molto attivo nel settore.
La curiosità degli Scavi di Stabia
La visita a Villa San Marco è stata davvero incantevole e quando il sindaco Pannullo, che ha raggiunto il gruppo sul finale per cause di forza maggiore (incontro con lavoratori in cassa integrazione), ha dichiarato che l’ingresso agli stessi, ad oggi, è gratuito, ha lasciato tutti a bocca aperta, in particolar modo i turisti che non credevano che cotanta bellezza fosse gratuita.
Antonio Pannullo ci ha tenuto a sottolineare che è stata fatta richiesta alla Sovrintendenza di un ticket di ingresso per equiparare gli scavi di Varano a quelli presenti in altri paesi del territorio, in quanto la visita gratuita non rende giustizia alla città di Castellammare di Stabia.
Le Antiche Terme di Stabia
Le Terme Antiche di Stabia hanno fatto da cornice al momento gastronomico della giornata, il pezzo forte della gita fuori porta per i turisti di Festa a Vico. Erano presenti tante eccellenze del territorio, tutte con il proprio banchetto da offrire, ed è stato un momento importante, perchè si potevano assaggiare tante prelibatezze del territorio come i carciofi di Schito o i pomodori di Quisisana, o ancora i vini del nostro territorio o eccellenti primi o la famosa pizza fritta; c’era chi produceva mozzarella in loco e chi offriva il pane di Gragnano o gli antichi pani di Pompei rivisitati; insomma, una festa di sapori e un momento di approfondimento enogastronomico di assoluto livello. L’augurio è di vedere proliferare tanti altri eventi di questo tipo in città, non necessariamente ad invito o gratuiti, ma che rendano giustizia ad una città ferita, che sta provando a rialzarsi.
La Reggia di Quisisana
Il terzo momento, come il terzo tempo, è stato dedicato ai dolci e ai gelati e si è svolto nell’incantevole location della Reggia di Quisisana. Sulla terrazza, vista Golfo di Napoli e Vesuvio, sono stati offerti dolci e gelati ai tanti ospiti, che hanno concluso alla grande una bellissima giornata tra bellezze ed i cibi del territorio.