I 5 ponti più belli di Roma


Il fiume Tevere fu, per la storia di Roma, un elemento di fondamentale importanza. Esso fungeva da importante via di comunicazione e inoltre segnava il confine con il territorio etrusco.

Ciò spiega l’importanza che i ponti hanno avuto per la città e la particolare attenzione che i Romani attribuirono ad essi.
Alcuni di essi purtroppo hanno difficilmente resistito al tempo, a causa delle fortissime alluvioni del Tevere e dei periodi di abbandono. Tuttavia, i cambiamenti nel corso della storia sono stati in grado di preservarne alcuni.

Passeggiando per la città, questo è l’elenco di quelli che a parer nostro non potete farvi scappare.

1. Ponte Milvio

Ponte Milvio è uno dei ponti con le origini più antiche, nonché uno di quelli storicamente più importanti per la città.
Questo era originariamente in legno. Venne poi ricostruito ex novo e prese il nome dal magistrato Molvius che ne autorizzò la costruzione in muratura, e da qui il nome Milvio.
Secondo un’altra teoria il suo nome deriva dal fatto che i romani lo chiamassero “ponte Mollo”, in quanto anticamente molleggiava!


2. Ponte Emilio

Questo ponte è comunemente conosciuto anche come Ponte Rotto. Anch’esso fu realizzato per la prima volta in legno nel III secolo a.C. , per poi essere ricostruito in muratura un secolo dopo.

Era il ponte più lungo della città, e godeva di una posizione molto strategica. La sua storia fu comunque mollo travagliata. Venne costruito obliquamente rispetto alla corrente del fiume, in un punto dove l’acqua è particolarmente impetuosa. Per questo motivo fu spesso travolto dalla potenza del Tevere.

3. Ponte Sisto

Questo ponte è il primo edificato in epoca moderna. Fu edificato per volere del pontefice Sisto IV, dal quale prende il suo nome, in occasione del Giubileo del 1475, per permettere la comunicazione diretta tra il rione Trastevere (e il Vaticano) ed il resto della città.

Anticamente, al suo posto si trovava un antico ponte romano, ormai troppo danneggiato, costruito forse da Agrippa, e risalente al 12 a.C.

Questo ponte da vita ad un’atmosfere suggestiva e romantica, anche grazie alla Cupola di San Pietro che gli fa da sfondo.

4. Ponte Sant’Angelo

Questa ponte anticamente era denominato Ponte Elio, dal nome dell’imperatore Elio Adriano che lo volle edificare nel 136 d.C. per collegare la città all’ingresso del suo mausoleo: l’attuale Castel Sant’Angelo.

Per molti anni Ponte S.Angelo divenne luogo di esecuzione della pena capitale e di esposizione dei corpi dei condannati a morte.

Il suo aspetto lo rende senza dubbio uno dei ponti più scenografici di Roma con con le sue dieci statue di angeli nell’atto di mostrare gli strumenti della passione di Gesù.

5. Ponte Fabricio

Si tratta del ponte meglio conservato risalente all’antica Roma. La sua costruzione risale al 62 a.C. e esso sostituì, probabilmente, uno preesistente in legno.

Il ponte, oltre a rappresentare un comodo e nobile accesso all’Isola Tiberina, è stato anche, come ricorda Orazio, il luogo preferito per il suicidio di tutti coloro che volendo porre fine ai propri giorni si gettavano nel fiume.

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