Castiglione Olona
Il borgo di Castiglione Olona, uno dei più caratteristici e ricchi di storia del varesotto, ha origini antichissime: sorto ai tempi dei Romani, conobbe grande espansione nel periodo longobardo. Situato in una zona strategicamente e politicamente molto importante, il Contado del Seprio, raggiunse il suo massimo splendore nel Rinascimento grazie all’opera del Cardinale Branda Castiglioni, uno dei più eminenti e influenti uomini di chiesa dell’epoca.
Il Cardinale Branda Castiglioni
Il prelato, nativo di Milano, visse e morì a Castiglione Olona (dove la sua casa, Palazzo Branda, è ancora oggi visitabile) e, nel corso degli anni, fece ricostruire e abbellire il borgo secondo i modelli del tempo (la città ideale del Rinascimento), anche grazie all’opera di alcuni fra i più importanti artisti suoi contemporanei, tutti toscani, Masolino da Panicale, Lorenzo di Pietro (detto “Il vecchietta”) e Paolo Schiavo, che hanno lasciato opere di grande valore.
La Collegiata
Tra queste si ricordano gli affreschi della Chiesa della Collegiata, l’opera più importante voluta dal Cardinale, sul colle più alto di Castiglione Olona.
“L’Isola di Toscana in Lombardia”
Non stupisce quindi che del borgo, date le caratteristiche, sia stata data la definizione di “Isola di Toscana in Lombardia“.
Fu Gabriele D’Annunzio a coniarla, incantato dalla bellezza degli affreschi della Chiesa della Collegiata, in un articolo apparso sul Corriere della Sera del 3 marzo 1912, che fa parte di “Faville del Maglio“, una sua raccolta di poesie, prose e scritti autobiografici, in gran parte pubblicata sul quotidiano milanese in quel periodo.
” Mi ricordo del piacere ch’ebbi a Castiglione Olona, entrando nel Battistero e trovandomi immerso nella pittura di Masolino come in una fresca prateria toscana fiorita di fiori gialletti e rossetti.” , scrive il Vate.
Il borgo di Castiglione Olona è insignito del titolo di città per meriti d’arte.
Il Palio dei Castelli
Toscana vuol dire Palio e naturalmente questo non poteva mancare a Castiglione Olona, borgo “toscano” in Lombardia.
Il Palio dei Castelli è nato nel 1972 e si svolge ogni anno nell’arco di circa 10 giorni. Quest’anno la manifestazione ha luogo tra il 30 giugno e il 9 luglio.
Il programma è molto ricco, con alcuni eventi salienti.
Apertura ufficiale e benedizione del “Pallium”
Si svolge di sera con il Corteggio storico “alla Collegiata”, – formato dal Capitano del Palio, dal seguito d’onore, le autorità, i magistrati, i capitani dei rioni e i musici di palazzo – la S. Messa e la solenne benedizione del nuovo “Pallium”.
Cerimonia molto suggestiva, in un’atmosfera estremamente realistica. Un vero tuffo nel passato, in pieno Rinascimento.
Il primo Corteggio storico al Castello di Monteruzzo
Si svolge la domenica successiva, nel pomeriggio, con un percorso più lungo del precedente e arriva al Castello di Monteruzzo, che domina il paese.
La cerimonia di investitura del Capitano del Palio
Al termine del Corteggio si svolge la cerimonia di investitura civile del Capitano del Palio e dei Capitani dei Rioni, con la lettura del bando da parte dell’Araldo di Palazzo, la consegna delle chiavi del Borgo e la presentazione ed iscrizione dei Rioni alla contesa.
La “Corsa dei Cerchi”
Subito dopo si può assistere alla “Corsa dei Cerchi“, preludio a quella delle “Botti” che poi servirà per assegnare il Palio.
La corsa si svolge tra otto squadre che rappresentano gli otto Rioni in cui è suddivisa Castiglione Olona (Falcetta, Ciapa, Gornate, Somadeo, Careno, Centro Storico, Madonna in Campagna e Filisera).
Le squadre sono composte da ragazzi di entrambi i sessi, dai sette ai tredici anni. Ogni Rione ha un suo allenatore che assiste questi giovani atleti e li accompagna lungo il percorso.
La gara consiste nello spingere un cerchio con una mano senza sollevarlo da terra e si svolge a staffetta; la partenza avviene sulla stessa linea per tutte le squadre.
L’ordine di arrivo servirà per determinare l’ordine di partenza della “Corsa delle Botti”.
Il Corteggio storico con il Cardinale Branda Castiglioni
La domenica successiva si entra nel vivo degli eventi. Ha luogo infatti, anzitutto, il corteo più imponente ossia il “Corteggio storico con l’Eminentissimo Padre in Cristo Signor Branda Castiglioni, con gli Eminentissimi Cardinali, Arcivescovi, Vescovi, Dignitari, Ambasciatori, Cavalieri, Capitano del Palio e Seguito d’Onore con Musici di Palazzo e Bandierai di Alba.” che comincia nel pomeriggio per terminare di sera, con arrivo al castello di Monteruzzo.
Il corteo attraversa le vie principali del paese e nella centrale Piazza Garibaldi si svolgono spettacoli – tra cui un’esibizione degli sbandieratori di Alba, tra i migliori in Italia – e una “drammatizzazione” (rievocazione storica) con uno dei figuranti che impersona lo stesso “Eminentissimo Cardinale Branda Castiglioni”.
La “Corsa delle Botti” e la consegna del Pallium al vincitore
Nella stessa serata ha quindi luogo la competizione vera e propria, quella che assegna il Pallium, ovvero la “Corsa delle Botti”, il momento cruciale di tutta la manifestazione.
Si tratta di far rotolare delle pesanti botti fra le strette e tortuose vie medievali del paese, in salita fino al Castello di Monteruzzo, in una gara emozionante che richiede capacità e grande allenamento: infatti le otto botti pesano più di cinquanta chili l’una; vanno fatte rotolare in modo orizzontale (metterle in posizione verticale o sollevarle da terra significa incorrere in una squalifica); inoltre, non è ammesso utilizzare cunei, bastoni o altri oggetti per tenerle ferme o spingerle.
La pesatura
Prima della corsa le botti vengono pesate e assegnate a sorte agli otto Rioni, e proprio la pesatura rappresenta uno dei momenti tradizionali del Palio.
L’ordine di partenza
L’ordine di partenza, come detto, è stabilito in base all’ordine di arrivo della “Corsa dei Cerchi”; le squadre partono a 2,5 metri di distanza l’una dall’altra e sono composte da 5 elementi, che non devono necessariamente risiedere nel paese.
La consegna del Pallium
Al termine ha luogo la solenne consegna del Pallium al Rione vincitore seguita dalla cerimonia di chiusura ufficiale.
La rievocazione storica finale
Ogni anno il Palio presenta un”tema storico“, ossia l’approfondimento di un episodio, o avvenimento della vita del Cardinale Branda Castiglioni, di sicura importanza storica, politica e religiosa, data la statura del personaggio.
Il tema storico di questa edizione, la quarantaduesima, riguarda la partecipazione del Cardinale al Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze, svoltosi fra il 1431 e il 1438.
Esso offre quindi lo spunto per le rievocazioni storiche, o drammatizzazioni, che sono rappresentate nel corso della manifestazione.
Fra queste la più suggestiva è quella finale che si svolge di sera, dopo la chiusura del Palio, nell’anfiteatro sito nelle adiacenze del Castello di Monteruzzo, con spettacolo e fuochi d’artificio come degna conclusione.
Gli eventi collaterali
Le giornate del Palio sono intense: agli eventi principali si affiancano musica, mostre, concorsi di poesia, dimostrazioni ippiche, concerti, avventure interattive per bambini e stand gastronomici.
Un appuntamento a cui non mancare
Il Palio coinvolge tantissime persone, residenti e non, sia come figuranti che nello svolgimento delle altre attività collaterali. Un impegno a 360 gradi per una manifestazione sempre più seguita, che ogni anno attira tantissimi visitatori da tutto il territorio provinciale e regionale.
Foto per gentile concessione di Franco Canziani