Napoli, (Galleria Umberto), Salone Margherita, l’ex più famoso cafè-chantant italiano, simbolo della Belle Epoque, che ricalcava il modello parigino e dove persino la lingua utilizzata dai camerieri e nei menù, era il francese.
Napoli, Salone Margherita, regno di mosse e di sciantose
Al costo di due lire, si potevano ammirare le ballerine, le famose chanteuse, le “sciantose”. Lì nacque il mito di Maria Ciampi, che, con la sua “mossa” sulle note di Ninì Tirabusciò, tutte le sere attizzava gli uomini.
Vestito provocante, seno e fianchi muoversi al crescendo di tamburo, colpetti laterali dell’anca e voluttuosa mossa finale. Ad ogni spettacolo lanci di fiori sul palco, grida e applausi scroscianti e miriadi di baci elargiti con le mani.
Spesso arrivavano le forze dell’ordine per troppo entusiasmo. Quella mossa aveva un potere esorcizzante, come se allontanasse il male con la risata.
(a cura di Enzo Longobardi, In bici nel tempo)