Sedici film insieme tra il 1952 ed il 1963. Totò e Peppino De Filippo hanno regalato agli spettatori tanti momenti di grandissima ilarità. Indimenticabili soprattutto in “Totò, Peppino e la…malafemmina”. Spesso, ancora oggi, nel linguaggio quotidiano, sono in molti quelli che amano ripetere una delle tante esilaranti battute di questo film che nella stagione 1956 fu campione di incassi.
A Napoli un murale dedicato a Totò e Peppino De Filippo
Un altro grande capolavoro, sempre del 1956, è stato sicuramente “La banda degli onesti”, film nel quale il portiere di uno stabile, a seguito della morte di uno dei condomini viene in possesso di un cliché e della carta filigranata autentica per stampare banconote da diecimila lire. Don Antonio si confida e affida al tipografo Giuseppe Lo Turco e al decoratore di vetrine Cardone per la realizzazione delle banconote. I tre con tanta paura e, dopo tante perplessità, alla fine riescono a stampare il primo biglietto da diecimila. L’arduo compito è quello di spacciare quella prima banconota per constatarne la verosimiglianza con quelle prodotte dalla Zecca. I tre presto scoprono di non essere affatto tagliati per il crimine.
Proprio ad una delle scene de “La banda degli onesti” è dedicato il murale che caratterizza uno stabile in Via Arena della Sanità a Napoli. A mostrarcelo e a parlarcene è come sempre Enzo Longobardi che nei giorni scorsi ha fatto tappa a Napoli.
L’importanza del buonuomore
Napoli – Se passate in via Arena della Sanità, sulla parete di un palazzo, vedrete un enorme murale dal titolo “Totò”, dello street artist spagnolo Tono Cruz. Ritrae la celebre scena del caffè al bar ne “La banda degli onesti” (1956) dove Totò spiegava al perplesso Peppino il significato di capitalismo, utilizzando lo zucchero come metafora. Un murale che mi piace: sottolinea quella umanità vera, sprigionata da Totò e Peppino e l’importanza di diffondere il buonumore, iniziando anche da chi, davanti al murale, si ferma, guarda e sorride, ricordando film e scena. Specie dopo mesi di quarantena e tanto grigiore nelle relazioni sociali. Una curiosità: quel bar del film stava in Piazza della Suburra a Roma. Conservava ancora il bancone dove Totò e Peppino discutevano dei vari ragionieri Casoria nel mondo. Nel 2021 causa lockdown, il bar ha purtroppo chiuso; al suo posto un negozio di abbigliamento…. e chest’e’….Serena giornata, oggi tanto sole.
Con le parole di Enzo Longobardi auguriamo ai nostri lettori tanti momenti di buonuomore come quelli regalataci dalla esilarante coppia cinematografica di Totò e Peppino.
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