Un splendida occasione per programmare un viaggio nella Marche
Compleanno importante per “L’Infinito” di “Giacomino” (mi è sempre piaciuto chiamarlo così; ho sempre considerato Leopardi “un compagno di viaggio, un compagno di vita”).
Si tratta del bicentenario della stesura (1819-2019) dei versi dell’idillio leopardiano probabilmente più amato, quello che ha ispirato intere generazioni.
Sulla tracce di Leopardi
Recanati, la città natale dell’illustre poeta, in occasione del bicentenario de “L’Infinito” è pronta ad accogliere visitatori e turisti già a partire già dal 21 Dicembre attraverso una serie di eventi espositivi, conferenze e incontri che fanno parte dell’ampio progetto “Infinito Leopardi promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la partecipazione di Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, Università degli Studi di Macerata,
Tante le iniziative promosse
Sarà possibile visitare Villa Colloredo Mels accompagnati da una guida o effettuare un tour “Colle dell’Infinito Experience”, una passeggiata nella Recanati dell’Ottocento insieme a Leopardi interpretato dell’attore Paolo Magagnini.
Spazio “Infinito”
Sarà possibile visitare anche il planetario digitale allestito a Palazzo Venieri: un cielo stellato multimediale all’interno di una cupola che darà la sensazione ai visitatori di sentirsi realmente catapultati nell’infinità dello spazio con suoni ed effetti 3D.
Un’esperienza “stratosferica” per grandi e piccini.
Non mancheranno mostre ed esposizioni come quella del MUREC all’interno della Torre merlata del Borgo costruita nel XII secolo, dove sarà possibile scoprire la storia della città di Recanati e dei suoi immensi tesori.
I calendari aggiornati con tutti gli eventi sono su www.turismo.marche.it e www.infinitorecanati.it
“…e il naufragar m’è dolce in questo mar”
Un viaggio dunque consigliato a tutti, ma soprattutto ai veri sognatori, meglio se dalla vena artistica, poetica o letteraria, a tutti coloro che si servono della scrittura per insistere e resistere e che con l’immaginazione riescono ancora a guardare “oltre la siepe – a coloro, insomma che scelgono di vivere, piuttosto che solo di esistere.