Chef Rino De Feo ci racconta la “sua” Mosca e il prossimo futuro


Rino De Feo, lo Chef matto Stabiese, è tornato da pochi giorni in Italia, ma come di consueto ha già in serbo una nuova avventura. Intanto, ci facciamo raccontare l’avventura russa.

Intervista a Chef Rino De Feo al ritorno dalla Russia

7 mesi di lavoro in Russia. Com’è stato lavorare a Mosca?

Ritorno a Castellammare di Stabia dopo sette lunghi mesi, intensi, direi rocamboleschi a tratti: due pizzerie e un ristorante, che porta il mio nome, con caseificio annesso!

Con le materie prime come vi siete organizzati?

Sì, un’impresa, credo la più dura e complicata e difficile della mia carriera. Difficoltà con le materie prime a Mosca tantissime: infatti, come sempre, c’è sempre il Matto che produce (ride, ndr)

Cosa apprezzano maggiormente i moscoviti della cucina italiana?

I Moscoviti apprezzano molto la cucina italiana e soprattutto i formaggi, quindi, di conseguenza, letteralmente innamorati dei miei prodotti. Ovviamente, abbiamo avuto tante difficoltà e molti problemi che vi racconterò più in là, sicuro troverete una storia molto interessante nel mio terzo libro. 

Qual è la cosa più bella e quale la più brutta che Mosca ti ha lasciato?

Mosca mi ha insegnato tanto, ma è questa esperienza in generale che mi ha insegnato tanto: ho lasciato lì dei ragazzi meravigliosi, delle persone che mi vogliono bene. Da Tatiana, la mia traduttrice, ad Alì, il mio discepolo in cucina, che ormai parlava sempre più Napoletano, dal piccolo Alfredo che veniva a mangiare la sua mozzarella, ai tanti amici. Ricordo ancora le lacrime dei ragazzi quando hanno saputo della nostra partenza, ma questa è la vita, ho lasciato lì qualcosa di importante che certo avrebbe voluto ancora la mia presenza, ma anche questo è un tasto che ora non vi racconto ancora. Ora, voglio raccontare solo di questa altra grande impresa, di questa grande, immensa passione che continua a conquistare terre lontane, continua a emozionare, sono in Italia da cinque giorni e già mi scrivono “Chef qui manchi tanto“, “Chef senza di te il vuoto “ tanti tanti altri messaggi emozionanti. Questi sono i premi, quelli veri.

E ora? Quali progetti ci sono in cantiere?

Probabile un’altra partenza, un altro progetto ma non è ancora confermato. Come sapete io non mi fermo mai, questa è la storia della mia vita, la vita di un Matto. Vi abbraccio forte.

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