Chianti, la leggenda del Gallo Nero Maria Pia Nocerino 3 Novembre 2020 Viaggi, Viaggio e Mangio 0 0 Voto Vota Articolo Tempo di vendemmia, tempo di vigneti, tempo di Chianti. Il Chianti non è solo un vino, ma anche un territorio costellato di borghi e paesaggi rimasti immutati nel tempo. Soggiornare in questo territorio che si estende tra Firenze e Siena significa immergersi e lasciarsi avvolgere da una rilassante atmosfera, ma anche dedicarsi ai piaceri della tavola e del buon vino. La porta del Chianti Greve in Chianti viene considerata la porta del Chianti. Singolare la sua piazza triangolare dove si svolge il mercato e dove è possibile gustare la vera cucina toscana nei diversi ristoranti che si trovano sotto i portici che delineano il perimento della piazza. Poco distante il piccolo e meraviglioso borgo di Montefioralle. Nella piazza di Greve, oltre all’imponente statua di Giovanni da Verrazzano, campeggia “Il Gallo Nero”, il simbolo del Chianti Classico. Questo simbolo permette di distinguere i vini prodotti all’interno del territorio del Chianti (Chianti Classico) da quelli prodotti al di fuori da questo territorio, ovvero i vini “Chianti” prodotti nel resto della regione Toscana che non prendono senza l’appellativo di “Classico”. Dove soggiornare http:// Booking.com La leggenda del Gallo Nero Il simbolo del Gallo Nero ha origini molto antiche. Si narra che dopo anni di sanguinosa guerra, la Repubblica di Firenze e quella di Siena, decisero di determinare i confini del territorio del Chianti in modo pacifico attraverso una singolare competizione. La competizione prevedeva che in un determinato giorno due cavalieri, uno da Siena e l’altro da Firenze, al primo canto del gallo, si sarebbero messi a galoppo, andandosi incontro l’un l’altro. Il punto in cui si sarebbero incontrati avrebbe determinato la linea di confine tra i due territori. Orbene, i senesi avevano un gallo bianco che nei giorni precedenti avevano nutrito a volontà affinchè cantasse forte il giorno della partenza. Di contro i fiorentini avevano un gallo nero che lasciarono a digiuno per giorni interi. Il giorno della sfida, il gallo nero dei fiorentini, esasperato dalla fame, cantò molto prima dell’alba; in tal modo il cavaliere fiorentino partì molto prima guadagnando una porzione di territorio molto più vasta rispetto a quella percorsa dal cavaliere senese. 0 0 Voto Vota Articolo Accedi o iscriviti tramite Social Networks Iscriviti Connettiti con Autorizzo a creare un account Quando accedi per la prima volta utilizzando un pulsante di accesso social, raccogliamo le informazioni del profilo pubblico del tuo account condivise dal provider di accesso social, in base alle tue impostazioni sulla privacy. Otteniamo anche il tuo indirizzo email per creare automaticamente un account per te nel nostro sito web. Una volta creato il tuo account, effettuerai l'accesso a questo account. DisaccordoConcordo Notificami Nuovi commenti di seguito al mio Notifica su tutte le nuove risposte Consento di utilizzare il mio indirizzo email e di inviare notifiche su nuovi commenti e risposte (puoi annullare l'iscrizione in qualsiasi momento). {} [+] Nome* Email* Website Connettiti con Autorizzo a creare un account Quando accedi per la prima volta utilizzando un pulsante di accesso social, raccogliamo le informazioni del profilo pubblico del tuo account condivise dal provider di accesso social, in base alle tue impostazioni sulla privacy. Otteniamo anche il tuo indirizzo email per creare automaticamente un account per te nel nostro sito web. Una volta creato il tuo account, effettuerai l'accesso a questo account. DisaccordoConcordo {} [+] Nome* Email* Website 0 Commenti Inline Feedbacks Vedi tutti i commenti