Dai fondali marini nei pressi dell’antica Sinuessa sono state recuperate 370 bottiglie di Elixir Falernum, il primo liquore al mondo ad invecchiamento subacqueo. Ecco com’è andata.
Elixir Falernum: 370 bottiglie risalgono dai fondali dopo un anno di affinamento
Dopo un anno e una settimana sui fondali, il 14 luglio sono state riportate in superficie 370 bottiglie del liquore Elixir Falernum. L’effetto tecnico dell’invecchiamento del vino sott’acqua per 12 mesi sulla qualità del liquore sarà valutato dall’Università di Napoli e Palermo. Più avanti, potete leggere della degustazione.
A custodire le bottiglie, per un anno, sono stati i fondali dell’antica città romana di Sinuessa, fondata nel 296 a.C. e sprofondata sotto il livello del mare intorno al IX secolo d.C., luogo scelto alla Distilleria Petrone in collaborazione con l’Associazione Arma Aeronautica-Sezione di Caserta.
Il liquore Elixir Falernum: vino falerno, brandy e frutti di bosco
Il liquore prescelto è stato l’Elixir Falernum, un blend di vino Falerno con brandy invecchiato 3 anni e frutti di bosco in infusione. Il nome del liquore si ispira al celebre vino apprezzatissimo in epoca romana che veniva prodotto nell’Ager Falernus e proprio dal porto di Sinuessa raggiungeva via mare l’intero Impero.
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L’affinamento in fondo al mare dell’antica Sinuessa
Il microclima sul fondale marino può essere visto come una sorta di cantina che sembra determinare condizioni ottimali per la maturazione dei liquori, come già avviene per i vini. Anche la visibilità e la circolazione di ossigeno, salinità e luce sono fattori che entrano in gioco. Inoltre, fattori come temperatura costante, assenza totale di luce e di ossigeno, movimento delle correnti e delle onde che cullano le bottiglie e completo riparo dalle fasi lunari sono determinanti per il risultato finale.
Parte del ricavato della vendita di questa esclusiva edizione limitata sarà utilizzato per creare un’area verde per bambini, completa di giostre di nuova installazione in prossimità del lungomare di Mondragone.
Degustazione Eixir Falernum affinato in mare e confronto con il classico
Rientrati alla base di Mondragone a via Generale Giardini 49, dopo un bel pasto, è il momento di degustare l’Elixir Falernum ritornato alla luce dopo esattamente un anno e una settimana. Andrea Petrone apre una bottiglia, dopo averla opportunamente lavata, per eliminare i residui che inevitabilmente il mare ha lasciato in così tanto tempo e dopo il suo assaggio, il suo volto sorridente e soddisfatto ha dato il via alla degustazione.
L’Elixir Falernum si presenta rosso rubino, colore molto vivace, consistente, molto intenso al naso, con i profumi di piccoli frutti rossi, di sottobosco, molto pronunciati. E’ chiaramente l’influenza per infusione dei frutti di bosco utilizzati nella realizzazione. Si sente molto, al naso e al gusto, anche il sapore degli amaretti, biscottini molto profumati e una leggera nota mandorlata. Sono presenti anche note di tostatura. E’ fine, molto elegante.
Il confronto con l’Elixir Falernum “classico” ci fa capire che l’affinamento in mare ha portato una leggerezza, una freschezza e una classe superiore. Non che al “classico” manchi, anzi devo dire che è gradevolissimo, ma si presenta, nel confronto, leggermente più denso e abboccato e con profumi più pronunciati verso il fruttato pieno.