Ebbanesis: dal web al palco

Il duo Ebbanesis, dopo l’ottimo riscontro ottenuto sui socials, fa tappa da Vineapolis

Serena Pisa e Viviana Cangiano si sono esibite il 6 ottobre nella saletta della musica della nota enoteca dei Campi Flegrei con un progetto che nasce per gioco e non per caso e che ha riscosso da subito il plauso del popolo del web.

Scanzonate, ironiche e talentuose, “Serenvivity”vede la Pisa negli impegnativi controcanti alla voce limpida della Cangiano e alla chitarra, in alcuni dei brani proposti nella serata che ha inaugurato il tradizionale appuntamento di Vineapolis “In vino musicas”.

Chi le ha ascoltate riconosce a queste due giovani artiste un indubbio talento, accresciuto dal fatto che non provengono da un percorso di studi canonico; entrambe hanno potuto studiare con ottimi maestri, la Cangiano può definirsi a pieno titolo una figlia d’arte, e hanno dimostrato sempre una grande tenacia e una notevole versatilità nello sperimentare loro stesse attraverso numerose esperienze che includono anche il teatro.

Il repertorio che hanno proposto in questa occasione, infatti, parte da una raccolta dei classici con esecuzioni che non fanno rimpiangere i più blasonati interpreti delle versione note agli estimatori del canzoniere partenopeo (Mmiez’o ggrano, Vurria ca fosse ciaola, Fenesta Vascia, ‘A bruna, Vesuvio), poi, quando il pubblico ha già dimostrato ampiamente il suo gradimento, cominciano le danze: una rilettura di “O Sarracino” che le vede a capo coperto come le donne del coro della Gatta Cenerentola, l’esecuzione di “O zappatore”, uno dei brani che il web ha consacrato con un ottimo numero di visualizzazioni e che riporta alla memoria lo swing del Trio Lescano accompagnandola allo sberleffo della pronuncia brukkulina, e infine il mush-up di “Ipocrisia” e “Ammore annascunnuto”, tra il vibrato di Angela Luce e la portenza vocalica di Céline Dion.

Indiscutibile la loro interpretazione musicale, molto curati gli arrangiamenti, cariche di passione e tanta grazia, una presenza scenica che consente ad entrambe di calarsi perfettamente nel ruolo con grande ironia (0 ‘nnamurato mio, Canzone pettegola), le Ebbànesis scelgono il loro nome attingendo al vocabolario della parlesia e hanno la capacità di deliziare il pubblico proponendo un bell’excursus tra i vari generi musicali.

Senza inutili trombonismi.


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