Ivana D’Addona alla corte degli Anjou

In attesa dello spettacolo che si terrà al Maschio Angioino domenica 3 agosto, nell’ambito della rassegna Estate a Napoli 2014, abbiamo incontrato la composer Ivana D’Addona nella sua accogliente sala prove alle falde del Vulcano.

Si lavora alacremente per le prove di questa serata, giacchè il programma si presenta denso di partecipazioni di notevole livello; come sempre, l’associazione Leottoezerotre, che presenta al pubblico quella che si configura come una splendida serata di musica di qualità, riserva un occhio particolare agli Young Eagles (l’open stage vedrà sul palco Alfredo Di Gennaro e Magdalena Smigielska) per poi passare, appunto, all’esibizione della Maestra D’Addona che dona il suo talento, la sua passione, l’impeto che ha nel rapporto quasi filiale con il pianoforte, al pubblico e ai suoi compagni di viaggio di questa performance artistica tra cui Giosi Cincotti, polistrumentista, grande arrangiatore musicale, un vero creativo della musica, e a Monica Ferrigno, una delle interpreti di grandissimo livello della Canzone Italiana che, a questo punto del suo lungo percorso professionale -esattamente come fece l’ incommensurabile Tigre di Cremona a suo tempo- tenta la strada della Canzone d’autore anche in una lingua diversa dall’ italiano.

Le note di “Historia di un amor” echeggiano nell’aria, mentre Ivana D’Addona ci accoglie col suo ineffabile e antico sorriso tra locandine di spettacoli prestigiosi, foto di studio con firme di grido e due splendidi pianoforti; tra un accordo e l’altro questa donna senza età si racconta -non solo con la musica- ma anche con le parole.

 

Incontra la Musica grazie alla Televisione, quando, nell’elettrodomestico più abusato dei nostri tempi, ancora si faceva cultura e la musica classica veniva portata all’attenzione del pubblico meno cultivè; i pianisti che eseguono brani impegnativi la conquistano e la spingono a terminare il Conservatorio alla verde età di 17 anni. Da lì è un crescendo, la Turchia è solo una tappa del suo percorso artistico non di pianista ma di compositore (anche di colonne sonore); e per volontà di un Dio misericordioso (che sempre protegge quelli a cui ha donato un sì grande talento), si trasforma in uno degli steps più importanti della vita personale della donna Ivana. Un amore speciale, un incontro unico che viene poi coniugato con tutti gli altri verbi che la Vita ci mette a disposizione.

La libertà di suonare la propria musica si racchiude in una frase della D’Addona: “Io vivo di musica, e campo d’altro!”, volendo, con ciò, sottintendere che la passione per la Musa non può essere soggiogata alle necessità primarie dell’essere umano. Ivana D’addona, infatti, ricopre un ruolo di responsabilità nel settore del Pubblico Impiego, ed è conosciuta per essere una persona efficiente e responsabile, ma al piano si trasforma, e tutte le anime che vivono in lei si esprimono, una alla volta, per donare l’incanto a chi l’ascolta. I rumors -che come tali riferiamo- dicono di nuovi brani, di inediti che verranno presentati al Maschio Angioino e presentati dalla voce della Ferrigno (Segreto sei) e eseguiti forse a quattro mani da due pianisti di eccezionale bravura.

Una serata che offrirà, dunque, Musica, Arte a 360° (l’esposizioni degli spacciatori d’arte è, ormai, un must di questi eventi) e degustazioni dei prodotti tipici della Campania; la biglietteria di riferimento è il circuito Go2 ed è sorprendente come l’associazione sia riuscita a contenere i prezzi (10 €) senza abbassare il livello della qualità.


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