I Crociati perdono punti per un problema già noto. Parma Cesena 0-0


Il catenaccio del Cesena frena un Parma poco concreto che torna ad avere un problema col goal.

Brutta gara quella vista oggi al Tardini, dove un Cesena non particolarmente aggressivo è riuscito a strappare un punto ai crociati. Un Parma brutto, insipido, confuso, che tiene palla ma non concretizza, che corre tanto ma non riesce a rendersi pericoloso, finendo quasi col dover difendere il pareggio casalingo. Insomma un Parma che a tratti ha fatto tornare alla mente le prime gare di campionato.

Cos’è stato a causare questa débâcle? Si può pensare al puro caso, si può pensare alla mancanza di una punta, ma forse il problema è ben diverso. E’ vero, Di Gaudio continua a passare poco il pallone e il Baraye visto in campo oggi non è decisamente all’altezza della situazione, ma c’è dell’altro. I mancati tre punti di oggi, così come quelli lasciati a Terni la scorsa settimana, hanno visto un Parma tornare ad un modulo più simile a quello delle prime gare di campionato: esterni larghi e centrocampo sbilenco. Durante le prime gare di campionato infatti, D’Aversa era solito giocare con Munari regista e Dezi a coprire la fascia destra. Jacopo però è un giocatore a cui piace stare avanzato, lasciando così la fascia pressoché vuota. Questo poco si sposa con il 4-3-3 utilizzato oggi, perché la parte destra del campo resta scoperta e di conseguenza Insigne, l’unico attaccante che al momento ha davvero fatto la differenza, si ritrova senza palloni giocabili. Guardando indietro ed osservando tutte le gare affrontate, possiamo facilmente notare che le partite in cui i crociati si sono mostrati più pericolosi son state quelle con un centrocampo più equilibrato, sarà un caso? Io credo di no.

Dezi però è un giocatore di talento che val la pena utilizzare, Baraye è un buon giocatore ma decisamente non in grado di giocare come prima punta e la mancanza di Ceravolo e Calaiò pesa parecchio su un attacco a tre. Forse è ora di provare moduli diversi? Di certo far cambi quando mancano pochi minuti alla fine della gara ha poco senso e difficilmente porterà risultati.

Se il Parma vuole salire di categoria bisogna che affronti le gare con una mentalità diversa, più aggressiva e vincente, senza aver paura di squadre come carpi, ternana, cesena. Intanto Bari, Palermo e Frosinone affilano le armi, il tempo di giocare è finito.

Le Pagelle

Frattali 6,5 – Viene chiamato in causa soltanto due volte ed una delle due risulta in una parata spettacolare. Una sicurezza.

Mazzocchi 6 – Corre avanti ed indietro, si vede perfino andare a difendere sulla fascia sinistra nelle poche volte che il Cesena avanza.
(43’ st) Scaglia s.v.

Iacoponi 6 – Ha ben poco da fare, il Cesena dalle sue parti non arriva praticamente mai.

Lucarelli 6 – Bel duello caratteriale con Jallow, per il resto non c’è nulla che riesce ad impensierirlo.

Gagliolo 5,5 – Ha poco da fare in difesa, ma è meno attivo del solito in fase offensiva

Dezi 6 – Non è ancora ai suoi livelli, ma gioca una partita sufficiente. Il modulo non è adatto alle sue caratteristiche e spesso si pesta i piedi con scozzarella.

Scozzarella 6 – Soffre l’incompatibilità tattica con Dezi, prova a creare qualche occasione ma l’attacco è pressoché inesistente.
(47’ st) Corapi s.v.

Scavone 5,5 Difficile capire se è un centrocampista con doti offensive o con doti da interidottore. Partita scialba.

Insigne 6 – L’unico a cercare di concretizzare. Quando come oggi gli arrivano pochi palloni e non ha modo di esprimersi come può, il Parma ne risente moltissimo.

Baraye 4,5 – Inesistente, forse la sua peggior partita da quando è al Parma. C’è però da dire che non è il suo ruolo. Ci chiediamo perché D’Aversa insiste ad usarlo in questo modo.

Di Gaudio 5 – Si vede soltanto in qualche giocata. Vogliamo di più da uno che ha numeri di un certo livello
(32’ st) Siligardi 5 –  da quando è a Parma ancora non lo si vede giocare.

 

 

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