Ogni attività sportiva porta con sé dei rischi, più o meno elevati, di infortunio. È così per gli amatori, quanto per i professionisti. Il calcio non fa di certo eccezione e basta sfogliare le pagine dei quotidiani sportivi per rendersene conto. Sono diversi gli atleti della Serie A fermi fino alla fine della stagione, molti altri potranno rientrare solamente dopo Pasqua e altri ancora dovranno attendere maggio. A chi già infortunato si aggiungono poi i calciatori che si infortunano durante gli allenamenti o in partita.
Come mostrato in modo esemplare dall’infografica di 888sport sono numerose le tipologie di infortunio che coinvolgono i giocatori di calcio.
La maggior parte degli infortuni dei calciatori si concentrano su gambe e piedi, parti del corpo maggiormente coinvolte nell’attività sportiva. Le lesioni che riguardano la gambe e i piedi sono le più frequenti con una percentuale che va dal 50 all’80%.
Molto comune è anche l’intervenire di lesioni a livello delle caviglie e dolori ai piedi, una problematica che coinvolge circa il 45% dei giocatori.
Il ginocchio è un altro punto dolente dei professionisti: lesioni LCA e LCM sono infortuni che registrano una frequenza del 25%.
Anche la testa è comunemente soggetta ad infortuni da parte dei calciatori con un incidenza che va dal 4 al 22%, a cui si aggiungono le commozioni cerebrali da collisione che sono circa 3% degli infortuni registrati.
Non mancano poi altre tipologie di infortunio: lussazioni della spalla, ernie addominali, strappi inguinali, distorsioni dei legamenti e affaticamento di tendini e muscoli.
A seconda della tipologia di infortunio subito da un giocatore variano anche i tempi di recupero che possono essere molto brevi oppure molto lunghi. Quando l’entità dell’infortunio è lieve in genere un calciatore può tornare in campo nel giro di poche ore. Se l’infortunio è classificato invece come moderato prima di riprendere la normale attività è richiesto un periodo di riposo comprendente qualche giornata di stop. I casi più gravi possono infine avere un decorso che va da 1 a 6 mesi.
Un infortunio sul campo da calcio, per un giocatore professionista, può avere conseguenze anche imponenti sulla carriera. La storia ci ha regalato diversi esempi di carriere troncate da fratture composte e da lesioni gravi dei legamenti del ginocchio. Sono diversi i nomi delle promesse che hanno dovuto dire addio alla carriera a causa di infortuni che hanno necessitato di terapie lunghe e che quindi hanno messo un freno ad un futuro brillante nello sport.