Roma – La Lupa salvata dalle pecore?

La controversa proposta dell’Assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari

Tra erbacce alte e buche sul manto stradale, Roma, negli ultimi tempi, è diventata protagonista di numerose barzellette divulgate rapidamente attraverso i social.
Non è una barzelletta, invece, quella di voler risolvere la situazione di molte aree verdi della capitale tramite l’impiego di un esercito di pecore e capre.
E’ questa l’idea lanciata dall’Assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari su indicazione del Sindaco Virginia Raggi.

Secondo l’Assessore Montanari, pecore e caprette potrebbero far da tagliaerba nei giardini e nelle ville storiche della capitale
Un’iniziativa che consentirebbe di tenere puliti i giardini in modo naturale, senza l’utilizzo di erbicidi e senza spreco di denaro pubblico.
Un’ autentica scelta ecologica già adottata dalla città di Berlino per la pulizia dei parchi pubblici

I pro e i contro dell’idea lanciata dalla Montanari.

Gli animali che brucano e mangiano erba chiaramente concimano e quindi occorrerebbe attendere alcuni giorni prima di poter accedere alle aree verdi una volta potate dagli ovini.
Inoltre ci sarebbero da prendere in esame anche i costi relativi al trasporto degli animali e all’eventuale impiego di pastori.
Ancora, c’è da chiedersi se l’impiego di ovini in aree pubbliche possa generare rischi per igiene in quanto gli ovini, è notorio, sono portatori di zecche.

Il consigliere del Pd Orlando Corsetti ha così commentato su Twitter l’idea proposta dalla Montanarii: “Questa ci mancava proprio, ma possiamo comprendere la soluzione della Raggi. Lei ama profondamente gli animali. Ha riempito Roma di ratti, gabbiani e cinghiali, qualche capretta completa lo zoo romano pentastellato”,

Favorevole invece il parere della Coldiretti che vede nell’utilizzo delle pecore un’opportunità di integrazione tra la città e la campagna, oltre ad una scelta prettamente ecologica che ridurrebbe anche l’inquinamento acustico prodotto dalle falciatrici e dai decespugliatori.

Parchi adottati e finanziati dai cittadini

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di proporre l’adozione dei parchi pubblici da parte di cittadini privati, così come già avviene in tante città per le piccole aiuole.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

PUBBLICITA

LEGGI ANCHE

“In un mare senza blu” di Francesco Paolo Oreste (recensione)

Michele non è che un ragazzino quando prende in mano, per la prima volta, una pistola. Ciro è troppo bello e troppo sensibile per sopravvivere alle anime del Vicolo in cui cresce e da cui fugge. Tra loro un’amicizia indissolubile, Mario a unirli per la vita. Queste le vicende in cui si snoda la narrazione dell'ultimi lavoro di Francesco Paolo Oreste: "In un mare senza blu" edito da I Dobloni - Il Covo della Ladra

Pallacanestro Antoniana la semifinale

Pallacanestro Antoniana sarà ancora una volta sfida affascinante contro Parete il focus della società L’Academy Basket Parete arriva per la terza volta in stagione alla...

Ercolano, una delle scoperte più stupefacenti della storia dell’archeologia

Ercolano,1738 - E' stato, sicuramente, per caso; sarà, successivamente per gran fortuna che, nel corso di alcuni scavi, siano venuti alla luce elementi di un antico pavimento in 'Opus Sectile

Giorgio De Martino: “Vi racconto Andrea Bocelli, la sua straordinaria sensibilità”

Secondo ospite della sesta edizione de "Gli Incontri di Valore", la rassegna culturale ideata e condotta da Nicola Ruocco: Giorgio De Martino, giornalista, scrittore e pianista

ULTIME NOTIZIE

PUBBLICITA