All’alba di un nuovo giorno, l’Attica mostra scenari apocalittici.
I vasti incendi degli ultimi giorni hanno distrutto ogni cosa: Mati non esiste più.
Le fiamme, per fortuna, ora sono sotto controllo.
L’unico incendio ancora non contenuto è quello sulle montagne di Gerenaia.
Centri di accoglienza
Diversi centri di accoglienza sono stati temporaneamente allestiti a Mati, Rafina e Kineta per distribuire acqua, cibo e ospitalità a centinaia di persone che hanno perso le loro case.
Intanto le squadre di soccorso continuano a lavorare alla ricerca di altre vittime e delle persone che ancora risultano disperse.
Un apposito sito web con informazioni e foto è stato creato per favorire il ritrovamento delle persone disperse.
I corpi rinvenuti delle povere vittime, invece, vengono trasferiti all’obitorio di Goudi per le procedure di identificazione.
La Guardia Costiera continua a pattugliare la costa alla ricerca di persone che hanno cercato di mettersi in salvo in mare.
Nelle ultime ore le motovedette hanno soccorso circa 700 persone.
Aiuti dall’Ue
Il Ministro della Protezione civile ellenico Nikos Toskas riferisce: “Non abbiamo mai avuto prima tante offerte di aiuto per combattere gli incendi” . Ha anche riferito di ritenere i cambiamenti climatici responsabili della grave situazione creatasi, ma l’ipotesi più acclarata è che le fiamme siano di natura dolosa.
Anche la squadra di calcio greca, l’Olympiakos ha offerto il proprio aiuto, donando un milione di euro alle vittime dei roghi e aprendo un conto corrente tramite il quale i fan della squadra potranno fare donazioni.
(Fonte foto: Facebook)