Nasce nspHire: il lavoro a portata di swipe!

Forse non tutti conoscono Tinder, fatto sta che si tratta quasi certamente di una delle app più famose nel campo degli appuntamenti digitali.

Con Tinder, in pratica, basta caricare una foto e collegare il proprio cellulare alla rete e, previa l’attivazione del GPS, l’applicazione vi permette di scoprire quante persone del sesso opposto sono “in zona”, così da poterle eventualmente contattare per un flirt. Ma questo se e solo se ci si “piace” a vicenda con uno scambio di apprezzamenti previo l’utilizzo di un bottone per il “like”. Ora voi chiederete a cosa serve questa sbrigativa illustrazione, e la risposta è semplice: nspHire (si legge “inspire”), una app di stampo sociale che, con le stesse modalità di engagement di Tinder, punta a un settore importante, quello del lavoro.

Del resto, l’intuizione di Tinder fu di per sé vincente e i suoi 9 milioni di utenti attivi e partecipativi hanno spinto tantissime altre società a sviluppare idee simili, per lo più in campo sessuale (e questo lo si deve dire) ma comunque in qualche modo innovativi e immediati, grazie alla semplicità dello “swipe” (leggasi la capacità di esprimere una preferenza positiva o negativa semplicemente strisciando il dito sullo schermo a destra o sinistra). NspHire entra così nel mondo della swipe-comunication e lo fa con la stessa professionalità con cui si approccia al mondo del lavoro LinkedIn, da cui l’app estrapola i dati basati sul nostro profilo lavorativo e li riedita per renderli semplici e fruibili con immediatezza.
A questo punto si apre il mondo delle inserzioni e delle offerte di lavoro e basta uno “swipe” per esprimere la propria preferenza tra quello che la app ci propone basandosi sulle nostre competenze professionali. Un tocco di touch screen verso destra basta a esprimere una candidatura. Nel caso in cui non cerchiate lavoro ma ne offriate, l’app si prodiga di selezionare per voi i candidati e con lo stesso metodo semplice e immediato vi permette di scoprire di più del profilo degli utenti. Come per Tinder, se l’interesse è reciproco allora scatta la comunicazione verbale a mezzo chat con cui fissare un colloquio.

L’idea è semplicemente rivoluzionaria, poiché nspHire aggira quello che è un problema fondamentale del recruiting, ossia l’impossibilità da parte dei candidati di percepire l’eventuale interesse per le proprie competenze per la stessa candidatura. Grazie allo scambio di “like” questo scoglio è brillantemente aggirato, semplificando non di poco la comunicazione tra le parti. Che sia questo il futuro del mondo del lavoro? Difficile dirlo, ma la semplificazione e soprattutto il miglioramento dei feedback tra lavoratori e aziende è  qualcosa che dovrebbe essere sempre caldeggiato, a maggior ragione delle condizioni in cui versa, oggigiorno, il mondo del lavoro!

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