Operazione Olimpo:14 arresti e 21 indagati
Operazione Olimpo è il nome della vasta operazione condotta dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha portato gli agenti dell’arma ad effettuare stamani ben 14 arresti.
Tra gli arrestati anche l’imprenditore Adolfo Greco di Castellammare di Stabia, ritenuto in passato uomo di fiducia di Raffaele Cutolo.
Greco, negli anni Ottanta, fu condannato per favoreggiamento per l’intestazione fittizia del castello mediceo di Ottaviano, rimasto per anni nel patrimonio dell’impero criminale di Raffaele Cutolo.
Il noto imprenditore stabiese è accusato di estorsione, nonchè per aver favorito gli interessi di famiglie criminali dell’area stabiese.
Come nei migliori film, soldi nascosti in un’intercapedine
Nel corso delle operazioni, sono state ritrovate dalla Polizia Scientifica, in un’intercapedine dell’appartamento di Greco, banconote per l’ammontare di circa 2,5 milioni di euro.
L’intercapedine è stata scoperta grazie all’utilizzo di una termocamera, fornita dal Gabinetto Scientifico di Roma, che ha rilevato il vuoto all’interno di una parete.
A quel punto, l’indagato al fine di evitare che gli demolissero la stanza, ha azionato, attraverso una scarpiera, il meccanismo che apriva il nascondiglio.
Delitti contro il patrimonio, la persona e l’ordine pubblico
Le indagini riguardano una serie di delitti contro il patrimonio (estorsioni), la persona (violenza privata) e l’ordine pubblico (violazioni in materia di armi ed esplosivi), aggravati dal metodo e/o dalla finalità mafiosa, negli anni compresi fra il 2013 ed il 2016 ai danni di imprenditori, esercenti commerciali e professionisti di Castellammare di Stabia, Pompei, Gragnano, Pimonte ed Agerola.
Lo scenario investigativo ha rivelato uno stretto legame tra l’imprenditore Adolfo Greco e i clan di stampo camorristico locali, i cui vertici pare si recassero personalmente presso l’azienda di Greco, la “C.I.L. S.r.l.” di Castellammare di Stabia, previo appuntamento telefonico.