Figlio d’Arte, Paolo Iannacci ricorda nei suoi concerti il padre Enzo che sin da piccolo lo portava con se ai suoi concerti trasferendogli man mano la passione e l’amore per la musica. Compito portato a termine benissimo perché come il padre, Paolo è un ottimo musicista, pianista eclettico e virtuoso somiglia al padre non solo nelle sembianze ma anche nei modi di cantare e di coinvolgere il pubblico.
Paolo ha di suo un grande talento e nei suoi pezzi si sente tutta la sua passione per questa musica, questo tour è una celebrazione della musica del grande Enzo Iannacci, ma anche il momento di conoscere Paolo, musicista, produttore e compositore . Durante il concerto molti i momenti in cui Paolo Iannacci a ricordato il padre e aneddoti legato alla loro lunghissima militanza sui palchi di tutta Italia. Ad accompagnarlo sul palco del Teatro Summarte, gli amici musicisti di sempre, Stefano Bagnoli (batteria e percussioni) batterista storico anche della bandi di Enzo Iannacci, Marco Ricci (basso elettrico, contrabbasso), Daniele Moretto (tromba, flicorno e cori).
In una recente intervista prima dell’inizio del suo tour, Paolo Iannacci così lo presentava: «Tantissimi amici hanno chiesto di potermi ascoltare in concerto, facendo vivere ancora le canzoni del papà, sapendo che io fossi la persona più indicata per farlo. Ho deciso di offrire al pubblico uno spettacolo di canto e musica, che comprende il mio repertorio di brani jazz originali e le canzoni di Enzo più care al pubblico e alla mia famiglia. Sarà uno spettacolo pieno di energia poetica e musicale perché, oltre che dare tutta la mia energia suonando il pianoforte, ricorderò mio padre a chi lo conosce e cercherò di farlo conoscere a chi non ha mai sentito parlare di lui. Durante lo spettacolo non ci saranno tanti fronzoli; solo il reale suono della musica, che spero arrivi dritta al cuore di chi l’ascolta».
Al Teatro Summarte così è stato, il pubblico presente ha applaudito soddisfatto durante l’esecuzione dei suoi originali brani jazz tratti dal suo ultimo album , Flux”, “Troppo smog”, “Comfort zone”, “You must believe in spring “(cover del brano scritto da alan bergman, marilyn bergman, jacques demy, michel legrand), “On cue”, “Hard playing”, “Who can i turn to (cover del brano scritto da leslie bricusse e anthony newley)”, “Solaris”, “Streets of new york” e soprattutto durante la riedizione dei brani più famosi di Enzo Iannacci, “ Ei Portava i scarp del tennis “ , “ Vengo anch’io no tu no“ , “Vincenzina e la fabbrica”, “ Ho visto un Re “ , “ Ci vuole Orecchio “, “ Messico e Nuvole “.
Ancora un bel concerto della rassegna “ Jazz & Baccalà” in collaborazione con il Napoli Jazz Club di Michele Solipano. Prossimo appuntamento per la rassegna al Teatro Summarte, il 8 Febbraio, con l’Italian Trio , Roberto Gatto, Dado Moroni e Rosario Bonaccorso mentre per il Napoli Jazz Winter 2019 alla Domus Ars nel centro storico di Napoli sabato 2 febbraio il jazzista Dave Kiosky.