Incredibile vicenda accaduta a Venezia durante una gita scolastica
Un classico. Gita scolastica. I ragazzi fanno chiasso in albergo. Gli insegnanti li richiamano all’ordine. I ragazzi si zittiscono, ma poco dopo riprendono a fare chiasso. I professori intervengono in maniera più incisiva e sequestrano i cellulari di tutti.
Anche giovedì scorso, a Venezia, in calle della Misericordia a Cannaregio si girava questa scena, ma tra gli studenti in gita c’era anche una ragazzina francese di 12 anni che, privata del suo cellulare, ha compiuto un gesto che poteva costarle molto caro.
La ragazzina quando ha capito che i docenti facevano sul serio e che non le avrebbero riconsegnato il cellulare, si è chiusa nel bagno della stanza, ha aperto la finestra e si è gettata di sotto.
Un volo di sei metri
Fortunatamente se l’è cavata con alcune fratture e non è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri che hanno reso noto la vicenda solo oggi. I genitori, appena venuti a sapere della vicenda, sono corsi in città per stare vicino alla piccola.
L’appello del Papa
Proprio oggi il Pontefice, rivolgendosi agli studenti del Liceo Classico Statale Ennio Quirino Visconti di Roma, ha detto loro: “Non abbiate paura del silenzio, di stare da soli, di scrivere un vostro diario. Non abbiate paura dei disagi e delle aridità che il silenzio può comportare. Il silenzio può annoiare, ma andando avanti non annoia più. Liberatevi dalla dipendenza dal telefonino, per favore!”
“Il telefonino è un grande progresso, un grande aiuto e va usato ed è bello che tutti lo usino, ma quando tu diventi schiavo del telefonino” – ha continuato il Santo Padre – “perdi la tua libertà. E’ bello comunicare, ma c’è il pericolo che questa droga, perché il telefonino è droga, riduca la comunicazione in semplici contatti. E la vita è comunicare non semplici contatti.”