Continuano controlli sul territorio nazionale dei Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (R.A.C.)
Comunicato stampa
“Ancora controlli dei Reparti Carabinieri Tutela Agroalimentare finalizzati alla tutela dei prodotti a indicazione geografica certificata DOP e IGP.
Sono continuati sul territorio nazionale i controlli dei Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (R.A.C.) nel settore dei prodotti ad indicazione geografica certificati D.O.P. e I.G.P.. In particolare:
– il Reparto CC Tutela Agroalimentare di Roma, ha accertato:
nella Capitale, a seguito di controllo presso due ristoranti, come nei relativi menù fosse falsamente dichiarato l’impiego, quali ingredienti, di “Parmigiano Reggiano DO.P.”, “Mozzarella di Bufala Campana D.O.P.” e “Gorgonzola D.O.P.”, risultati invece essere, rispettivamente, altro formaggio a pasta dura, mozzarella di latte misto e formaggio erborinato tedesco. I due titolari sono stati denunciati all’A.G. per tentata frode in commercio;
nelle province di Napoli e Caserta, a seguito di controllo presso due caseifici, la commercializzazione di mozzarelle di latte misto (bufalino e vaccino) falsamente indicate come “Mozzarella di Bufala Campana D.O.P.”. In uno dei due caseifici veniva inoltre rinvenuta ricotta di bufala occultamente addizionata con zucchero al fine di addolcirne il sapore e si procedeva al sequestro di circa 15 Kg di mozzarella di latte misto, 12 kg di zucchero raffinato, circa 26.000 confezioni in plastica per “mozzarella di bufala”, oltre 830 kg di sacchetti evocanti la dicitura “mozzarella di latte di bufala” e diverso materiale da imballaggio. Sono tre le persone denunciate all’A.G., a vario titolo, per frode in commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine;
– il Reparto CC Tutela Agroalimentare di Messina, a seguito di controlli presso due imprese commerciali ubicate nelle province di Catania e Messina, ha accertato l’utilizzo non autorizzato e l’indebita evocazione, nella presentazione dei prodotti in vendita, della Denominazione Protetta “Pistacchio di Bronte D.O.P.”, elevando sanzioni amministrative a carico dei rispettivi titolari per complessivi 9.000 euro.”
Roma, 29 aprile 2019