Una selezione degli ultimi brani dal suo repertorio -che comprende anche la hit “5 in the morning”, in rotazione da aprile nei maggiori network italiani- e alcune cover dei musicisti che l’hanno ispirato nel corso della sua carriera: questo il programma del mini tour che Timothy Moore sta per intraprendere in Italia.
Artista italo-inglese dal timbro immediato, riconoscibile, avvolgente e modernamente classico, si distingue per una scrittura british pop dalle ampie arcate melodiche. Considerato tra i nuovi cantautori di spicco della scena internazionale, Moore è un musicista eclettico con una profonda cultura musicale e una lunga gavetta che lo ha portato a essere l’artista determinato che è adesso: carriera indipendente con i Mood (Ventilador Music – Schubert Music), band da lui fondata a Barcellona dove ha vissuto per tredici anni, tour in nove paesi tra cui Brasile, Canada, Europa e più di 200 concerti all’attivo. E proprio questi anni on the road lo hanno reso un artista dall’attitudine punk, unico e temprato, il cui solo e viscerale desiderio è quello di continuare a donarsi sui palchi, nell’incontro diretto col pubblico, senza mai dare rilevanza al lato glam del successo, futile ed evanescente. Timothy Moore non fa arte, la vive.
Suona il piano ma è con lo strumento da cui non si separa mai, la chitarra, che si esibirà dal vivo: oltre un’ora di show dove presenterà anche in anteprima alcuni brani del primo album solista, in uscita per OurTime / Believe.
Di seguito le date italiane:
Giovedì 18 luglio, Hard Rock Café Firenze
Venerdi 26 luglio, Why Not? Martesana Milano
Sabato 27 luglio, Joshua Blues Club Como
Lunedì 5 agosto, Unplugged Festival Imperia