Si ricomincia da dove tutto è finito. Il Trapani Calcio si ritrova, dopo quasi due mesi, il Piacenza in Tim Cup. Dopo la gioia promozione del 15 Giugno, il destino ha voluto che la squadra granata incontrasse quella emiliana vittoriosa ai calci di rigore contro la Viterbese nel primo turno. Sarà un primo banco di prova importante per la formazione di Baldini che, continua senza sosta gli allenamenti a Spiazzo. Oggi è prevista l’amichevole contro l’USD Dro Alto Garda alle 17,30. Intanto, continua il lavoro sul mercato da parte del Diesse Rubino che vuole portare in casa granata altri giocatori.
IL BILANCIO DELL’AD DEL TRAPANI CALCIO
“In questo primo mese di lavoro insieme, il presidente Giorgio Heller ed io, abbiamo dialogato e soprattutto ascoltato le molteplici e qualificate espressioni della Lega B, di cui siamo lieti di far parte, con l’umiltà e l’attenzione che si deve a chi da più tempo e quindi con molta più esperienza e capacità si confronta su un tema in cui passione e complessità si equivalgono. Ascoltare e dialogare è ancor più necessario se si considera la funzione del calcio, ed in genere dello sport, non come fine ultimo ma come elemento essenziale per la valorizzazione e la promozione culturale del tessuto socio-economico delle comunità e delle regioni del nostro Paese.
La circostanza per la quale il Trapani calcio rappresenta oggi la massima espressione del calcio professionistico siciliano costituisce una responsabilità, prima ancora che un onore, che impone alla Società la condivisione della propria missione aziendale, che non deve essere solo sportiva, con il territorio.
Questa nuova visione del Trapani calcio può essere tracciata con il perseguimento dei seguenti obiettivi:
- Riconoscibilità;
- Creazione e sviluppo di relazioni;
- Il legame con le comunità siciliane che vivono fuori dall’Isola ed all’estero.
La riconoscibilità del modello Trapani quale sinonimo di professionalità, competenza, rispetto.
La creazione e lo sviluppo di relazioni, sia a livello territoriale che extraterritoriale, in un più ampio programma di crescita economico-sociale.
Il rinsaldamento del legame con i siciliani che vivono al di fuori dell’Isola e che seguono con costanza da ogni parte del mondo le vicende sportive della squadra, attraverso le quali hanno la possibilità di mantenere e rafforzare il rapporto con la terra d’origine.
La condivisione di questi obiettivi con il territorio siciliano e con le Istituzioni che lo rappresentano, in primis la Regione, può diventare non solo un importante volano socio-economico ma anche un contributo per rendere questa splendida isola ancor più attrattiva sotto il profilo culturale e turistico in quanto riteniamo vi sia un’importante funzione di promozione del territorio da svolgere che potrebbe realizzarsi anche con la rinascita calcistica della Sicilia.
Di tale rinascita il Trapani vuole essere partecipe poiché la Sicilia ha le potenzialità per avere, come hanno altre regioni italiane, almeno tre squadre in A e tre in B. Per il perseguimento di questo obiettivo il nostro contributo sarà quello di lavorare per rendere il Trapani una società modello non solo a livello sportivo ma soprattutto gestionale, grazie ad una politica di bilancio virtuosa, un marketing che aggreghi i più qualificati sponsor ed il coinvolgimento del largo pubblico potenziale.
In tal senso riteniamo necessario porre al centro della nostra azione la realizzazione di uno stadio di proprietà e mettere a disposizione dei settori giovanili, non solo del Trapani ma anche delle altre squadre della regione, alcune esperienze internazionali che arricchiscano tecnicamente i vivai coniugando sport e cultura anche grazie ad apporti di prestigiose istituzioni universitarie disponibili a voler dedicare il loro impegno al settore sportivo.
Il recupero e la valorizzazione dello stadio può essere uno dei tasselli su cui lanciare un’iniziativa popolare che deve essere soprattutto volta a rinsaldare il legame con le comunità siciliane che vivono fuori dall’isola ed all’estero.
È sulla base di questo modus operandi che il Trapani calcio, con la Link University ed il gruppo Terravision, è disponibile a contribuire a quell’attività di marketing nazionale ed internazionale necessaria per l’imprescindibile rilancio dell’aeroporto di Birgi.
Tuttavia quanto noi potremo fare deve essere al servizio di un leitmotiv fondamentale che è quello di essere partecipi di un discorso di sistema a livello regionale, sistema nel quale il calcio può essere uno degli elementi di promozione e ottimizzazione territoriale ed in tal senso il laboratorio Trapani è aperto ad ogni positivo contributo venga dalla realtà siciliana nel suo complesso.
In ultimo ma non meno importante una riflessione su quanto accaduto recentemente a Palermo. La mancata iscrizione al campionato di serie B della squadra espressione della quinta città d’Italia, come altri episodi altrettanto gravi del passato, costituisce un grave vulnus per l’intera Nazione in quanto contribuisce a minare la fiducia dei cittadini, soprattutto dei giovani, nelle istituzioni non solo sportive.
Certamente una scelta di livello, e soprattutto caratterizzata da una vera passione, qual è stata quella di affidare a Dario Mirri il rilancio del calcio a Palermo, contribuirà a far voltare pagina nel migliore dei modi. La collaborazione con Dario Mirri è in essere dal mese di giugno e sarà nostra cura continuare a coltivarla con la massima attenzione.
Penso che il percorso avviato dal Trapani calcio per cercare di rappresentare nel modo migliore una delle più importanti regioni italiane sia un contributo utile al conseguimento degli obiettivi indicati dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha puntato sul calcio dei giovani e sullo sviluppo del talento, sul calcio che non faccia differenze di genere, che valorizzi sempre di più il calcio femminile, sostenibile in un ambiente etico ed in grado di fare impresa. Un calcio che si giochi in impianti funzionali e moderni con l’Italia di nuovo protagonista nelle grandi competizioni internazionali”.
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