Con sofferenze, ma con caparbietà, dimostrando quel carattere che la nazionale di Ventura aveva perso. Con una vittoria di misura per 2 a 1 l’Italia mette una bella ipoteca sulla qualificazione. Se la nazionale di Mancini vincesse contro la Grecia, in caso in cui l’Armenia non dovesse vincere già il dodici Ottobre arriverà la matematica certezza. Certo, l’avversario è il Liechtenstein ma “il calcio è strano Beppe”; infatti il Liechtenstein ha pareggiato contro la Grecia.
Al quarto minuto su azione di angolo, Vaisanen fa la sponda per Toivio che, da posizione defilata, manda alto. Al sesto minuto tegola per Mancini. Emerson Palmieri fa segno di non farcela, al suo posto entra Florenzi. Gli azzurri fanno fatica a d avanzare, soprattutto a centrocampo, ma la Finlandia non è pericolosa, nonostante il pressing. Al 25′ doppia occasione, una per parte. Prima Florenzi, imbeccato da Pellegrini, manda a lato. Ribaltamento di fronte e, sfruttando un erroraccio di Jorginho, conclude a rete ma Acerbi gli smorza la conclusione.
Ma l’Italia cresce sempre di più. Hrádecky compie un miracolo su Sensi mandando in Angolo, alla mezz’ora Immobile di testa su cross di Chiesa manda a lato. Ma la più grande occasione del primo tempo c’è l’ha Sensi. Il giocatore dell’Inter di destro, con Hrádecky battuto, sfiora il palo. Al 59′ finalmente Immobile si sblocca. Cross di Chiesa dalla destra, una deviazione di Arajuuri facilita la punta che, di testa, mette sotto il sette.
La Finlandia sembra in bambola ma Sensi commette un errore madornale: prima perde palla su all’attacco di Pukki poi lo stende in area. Rigore netto che lo stesso Pukki trasforma.
Mancini sostituisce Immobile e Chiesa (altra brutta partita per il sopravvalutato giocatore viola) con Belotti e Bernardeschi. §Al 78′ Madden decide di regalare un rigore all’Italia. Belotti serve Barella che calcia di prima intenzione, Vaisanen, vicinissimo al centrocampista, tocca con il braccio nettamente attaccato al corpo. Neanche con le nuove regole sarebbe rigore, ma il VAR è assente e la decisione resta. Jorginho ringrazia, spiazza Hrádecky e fa 2 a 1.
Con questa vittoria sono sei su sei nel girone (sette contando l’ultima amichevole). Vittorie che dimostrano che l’Italia c’è e che il disastro Ventura è ormai un lontano e brutto ricordo. Ma, come ha ricordato Mancini, è doveroso mantenere alta l’attenzione per fare punteggio pieno e ritornare teste di serie.