Elezioni polacche, trionfano i conservatori di Kaczynski


Elezioni polacche: Le elezioni in Polonia, a cui sono stati chiamati 30 milioni di elettori, per eleggere 460 deputati della Sejm (Dieta) e 100 senatori per i prossimi quattro anni hanno visto il trionfo del partito Diritto e Giustizia (PiS) del leader conservatore Jaroslaw Kaczynski. Con il 43,8% dei consensi e grazie al premio di maggioranza previsto dalla legge elettorale polacca il PiS potrebbe ottenere circa 239 seggi alla camera bassa.

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Il successo del PiS di Kaczynski

Con questa vittoria il PiS può tornare in seno alle istituzioni europee forte di un larghissimo sostegno popolare. Dal 2015 a oggi la Polonia guidata da Kaczysni insieme all’Ungheria di Viktor Orban (due dei paesi del cosiddetto patto di Visegrad) hanno complicato molto l’avanzamento delle politiche Ue su temi quali migrazioni e cambiamenti climatici.

Inoltre non poche sono state le tensioni Tra Ue e Polonia per via del carattere sempre più autoritario e per le violazioni dello stato di diritto (come l’indebolimento della magistratura) che hanno portato anche all’apertura di procedure. Tuttavia grazie a un trend positivo che va avanti dal 1999, la Polonia, in controtendenza rispetto al calo dell’economia globale, è cresciuta con ritmi eccezionali.

Una forza economica che può essere ricondotta all’ampio mercato interno e a riforme economiche strutturali e prudenti, sempre di concerto con l’Unione Europa. La Polonia è stata infatti la principale beneficiaria nel periodo 2007-2013 e 2014-2020 dei fondi Ue per u totale di oltre 200 miliardi di investimenti.

L’ultima campagna elettorale del PiS è stata caratterizzata soprattutto da accesi toni omofobi, anti-migranti e dichiaratamente antitedeschi. Ma a convincere i ceti più poveri sono state in particolar modo le promesse dell’aumento delle spese per il welfare e per i redditi minimi che unite al trend economico positivo hanno consegnato la vittoria a Kaczinsky.

Elezioni polacche, gli altri partiti di opposizione

Tra i partiti di opposizione, quasi tutti uniti in coalizione quasi tutti uniti in coalizione per superare la soglia di sbarramento del 5%, bisogna segnalare, la Civic Coalition (KO), di cui fa parte anche la formazione (Piattaforma civica) dell’attuale presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, insieme a Nowoczesna (Moderna) e i Verdi che si è fermata al 27,2%.

La Sinistra composta da Alleanza della sinistra democratica, Wiosna (Primavera) e Razem (Insieme) si è attestata all’11,9%. Il blocco Coalizione polacca (KP), raggruppamento di partiti vagamente europeisti di cui fanno parte i cristiano-democratici del Partito Popolare Polacco, hanno ottenuto il 9,6%.

Si segnala inoltre la presenza per la prima volta nella Sejm dei nazionalisti antieuropeisti della Confederazione Libertà e indipendenza che esprimeranno 13 deputati.

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