Ritratti di John Berger (Il Saggiatore)

Ritratti è la raccolta più completa degli incontri di John Berger con i suoi artisti. A parlarcene, durante una diretta su Edijay, il canale TV di Magazine Pragma è Leonardo Merlini, giornalista milanese, critico letterario e conduttore di Radio Gamec, la piattaforma per il live streaming della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.Ritratti di John Berger

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Ritratti di John Berger

John Berger detestava essere definito un critico d’arte. Lo riteneva un insulto.

“Nell’ambiente in cui sono cresciuto fin da adolescente, dare del critico d’arte a qualcuno equivaleva a un insulto. Il critico d’arte era un tizio che sparava giudizi e pontificava su cose di cui sapeva poco o nulla.”

E in effetti i suoi libri non sono critiche, ma narrazioni di ciò che gli occhi vedono. Leggendo Ritratti si ha la sensazione di trovarsi di fronte all’opera d’arte ed in taluni casi, di trovarsi addirittura in compagnia degli artisti ospiti della scrittura di Berger.

Ben 88 ritratti; 650 pagine indimenticabili attraverso le quali il lettore intraprende un lungo viaggio passando dalla luce di Caravaggio al caos infernale di Bosch, dal vigore della pittura Frida Kahlo ai colori di Matisse, dalla gravità dei corpi di Mantegna alle inquietitudini di Picasso.

Dal ritratto di Caravaggio una straordinaria dichiarazione d’amore

E’ Leonardo Merlini che durante la diretta su Edijay legge alcune righe di uno dei ritratti di Berger. Merlini sceglie quelle tratte dal ritratto di Caravaggio.

“Quando sei lontana, per me sei comunque presente. Questa presenza è multiforme. Consiste di innumerevoli immagini, paesaggi, significati, cose note, punti di riferimento – eppure, l’insieme rimane marcato dalla tua assenza in quanto è diffusa. E’ come se la tua persona diventasse un luogo, i tuoi contorni orizzonti. Allora vivo in te come se vivessi in un paese. Sei ovunque.

Tuttavia, in quel paese non potrò mai incontrarti faccia a faccia. In quel paese che tu sei, io conosco i tuoi gesti, l’intonazione della tua voce, la forma di ogni parte del tuo corpo. Lì non sei fisicamente meno reale, ma sei meno libera. Ciò che cambia quando sei davanti ai miei occhi è che diventi imprevedibile, quel che stai per fare mi è ignoto, ti seguo, tu agisci e di ciò che fai io mi innamoro ogni volta.”

 

John Berger

Il mio desiderio? Poter ringraziare Berger per la finezza e l’eleganza della sua scrittura della quale “io mi innamoro ogni volta”.

 

 

 

 


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