Juve Stabia, l’editoriale di StabiAmore, post Benevento, il punto post gara del Presidente dell’Associazione Culturale Gianfranco Piccirillo:
Juve Stabia ancora sconfitta!
Dopo la gara disastrosa con il Livorno lo Stabia gioca una gara fin troppo giudiziosa con la capolista, favorita anche dall’espulsione di Caldirola a metà del primo tempo.
Bisogna dire però, che già prima Canotto impegna severamente il bravo portiere Montipo’, che poi deve addirittura superarsi su un traversone velonoso di Elia per Forte, mentre Provedel deve respingere un tiro pericoloso degli stregoni, che poi reclamano per un rigore inesistente.
Insomma questa volta Caserta dispone bene gli uomini sia nel primo tempo che nella ripresa quando cambia modulo per l’inserimento di Bifulco al posto di Mallamo, puntando finalmente sula vivacità di Elia e Canotto sugli esterni, schierati nella formazione iniziale e rafforzati poi dalla presenza di Addae e Di Gennaro al posto di Di Mariano e Calvano, che comunque ha fatto bene filtro a centrocampo.
Dopo una buona occasione per Forte che di testa sfiora la traversa i guai per lo Stabia però cominciano con l’ingresso in campo dell’indimenticabile ex Marco Sau, che subito approfitta dell’incertezza di Fazio e realizza un gol che vale la promozione in serie A, senza peraltro esultare in ricordo della stagione felice a Castellammare.
Lo Stabia è costretto ad attaccare per trovare almeno un punto in una gara che con un atteggiamento più attento e una manovra più coraggiosa avrebbe potuto anche vincere e così nel finale entrano pure Rossi e Melara, altro ex dell’incontro a parti invertite, per Calò e il neo papà Canotto, entrambi oggi apparsi purtroppo poco brillanti.
Montipò si supera ancora nei minuti finali, negando il pari allo Stabia, che pure avrebbe permesso ai sanniti di festeggiare la meritatissima promozione, ma Pippo Inzaghi non è un tecnico che ama regalare punti agli avversari, neanche quando è festeggiato a gara ancora in corso con ripetuti gavettoni da tutta la panchina.
Sono dunque doverosi i complimenti soprattutto a lui, attaccante prodigioso del calcio italiano, ma anche grande allenatore e a tutta la società e alla squadra del Benevento, che per il protocollo del covid 2019 è costretta a fare festa senza la cornice della sua tifoseria.
Anche se lo Stabia non ha sfigurato la tiratina d’orecchie se la merita anche stasera perché non si può perdere la concentrazione in superiorità numerica contro la squadra nettamente più forte del campionato e adesso bisogna fare assolutamente punti a Salerno venerdì, altrimenti la situazione in classifica diventa sempre più pesante.
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