La fine di Lionel Andrés Messi Cuccittini, detto Leo


La fine di Lionel Andrés Messi Cuccittini, detto Leo

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Dopo la cagnara la quiete.

Si perché Leo Cuccittini alla fine resta dov’è, dove è sempre stato.

Almeno sino al 30 giugno 2021, naturale data di scadenza del suo contratto e di quella folle clausola rescissoria figlia di un ipotetico amore idealizzato che si supponeva mai sarebbe venuto a mancare.

Ed invece succede anche nei migliori matrimoni, quelli dove vedi sin da piccoli che il bimbetto e la bimbetta si amano perdutamente ed arrivano al fatidico SI quando non sono ancora ne un uomo ne una donna, ma due ragazzi impauriti che pensano che sposarsi sia la cosa migliore per le loro esistenze.

Invece non è così, ma se avessimo la lampada di Aladino allora sapremmo che quel matrimonio sarebbe stato meglio non fosse mai stato celebrato.

Ma la lampada non esiste ed Aladino non è che un cartone animato della Disney che ci vuole illudere esista un tesoro, ma dove caspita è che andiamo a prenderlo?

700 milioni di euro di clausola assurda

Alla fine questa non è che una postilla, magari inserita alla fine del contratto, in minuscolo, come accade in quelli che firmiamo e che è troppo tardi quando ci accorgiamo che ci hanno inesorabilmente fregato, magari per l’ennesima volta, maledicendo noi stessi di essere stati così ottusi.

Ancora una volta!

La  differenza di clausola con quella che fu dell’arcigno nemico, un tempo Real Madrid, è  che adesso il portoghese calpesta il prato dell’ex J.Stadium ora Allianz è che li erano “solo” 100 milioni quelli da pagare, per l’argentino, invece, sono bel altri soldini in più da mettere tutti assieme e da sborsare.

Eventualmente.

Una cifra esorbitante messa sulla testa Messi proprio per sancire l’impossibilità che qualsivoglia Società miliardaria si presentasse col pesante assegno e dicesse:

“Leo ve qua che adesso giochiamo a pallina a Milano”.

Ed invece sembrerebbe che Leo torni indietro sui suoi passi.

Magari passerà questa stagione asserendo dolori inesistenti, febbri poco documentabili.

Magari parecchi e terrificanti mal di testa degni di una donna che proprio di fare all’amore col suo uomo non ne vuole sapere più.

Quel vecchio marito del Barca oramai non lo soddisfa Cuccittini.

Nessuna alleanza ci può essere per pagare 700 milioni di euro e accaparrarsi le prestazione della pulce argentina nata 33 anni fa.

Oramai anche l’extraterrestre argentino è quasi alla fine di una carriera baciata dalle vittorie personali e di squadra.

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Che possa continuare in altri lidi a fare quello che voleva in campo è cosa poco probabile, d’altra parte il suo ex nemico CR7 alla Juventus non fa fatto tutto quello che a Torino davano per scontato e sopratutto, meno probabilmente, si aspettavano.

Almeno si fosse avvicinato alla vittoria della tanto desiderata Coppa dalle lunghe orecchie.

Quest’anno ancora meno.

Che la società piemontese acquisti qualcuno del Lione?

Precedentemente erano stati prelevati dalle due squadre che l’avevano eliminata in malo modo dalla Champions il miglior giocatore di ognuna delle due compagini.

Dal Real Ronaldo e poi De Light dall’Ajax.

Era il 16 Aprile (sempre lo stesso mese) 2019 quando Matthijs de Ligt in Champions League eliminò la Juventus
Era il 3 Aprile 2018 quando Cristiano Ronaldo mandò in visibilio gli spettatori dell’allora Juventus Stadium

 

 

 

 

 

 

 

 

Quale giocatore la Juventus preleverà questa volta dalla squadra avversaria, l’Olympique Lyonnais, che l’ha estromessa dalla C.L. ?

Tale Lucas Tousart autore della rete della vittoria in Francia nella gara di andata del 26 febbraio 2020 (assente al ritorno) oppure l’autore della rete del 1 a 2 di Torino che comunque ha qualificato i transalpini, ossia l’attaccante Memphis Depay?

Leo rimane a BARCELLONA

L’intervista di ieri su Goal.com la pulce spiega tutto:

“Quando ho comunicato la mia volontà di andar via a mia moglie e ai miei figli è stato drammatico.

Tutta la famiglia ha iniziato a piangere.

I bambini non vogliono andar via da Barcellona e cambiare scuola.

Io però voglio competere ai massimi livelli, vincere titoli, competere in Champions.

Si può vincere o perdere, perché è molto difficile, ma bisogna essere competitivi.

Bisogna essere in corsa e non crollare come a Roma, Liverpool e Lisbona.

Tutto questo mi ha fatto riflettere e decidere di andar via.

Ero sicuro di potermi svincolare.

Il Presidente ha sempre detto che a fine stagione avrei potuto decidere se rimanere o andare via.

Ora si aggrappano al fatto che non l’avrei comunicato prima del 10 giugno

Ma il 10 giugno eravamo in piena corsa per il campionato, nel pieno di questa terribile pandemia che ha sconvolto l’intera stagione.

Per questo rimarrò nel club.

Continuerò qui perché il Presidente mi ha detto che l’unico modo per andar via è pagare i 700 milioni della clausola e questo è impossibile.

Non avrei mai fatto causa al club della mia vita.”

Lionel Andrés Messi Cuccittini, detto Leo

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