Il premio Nobel per la Letteratura è andato alla poetessa Louise Glück per la sua “indimenticabile voce poetica che con austera bellezza sa rendere universale l’esistenza individuale”. Autrice di dodici raccolte di poesia e di alcuni volumi di saggi sulla poesia, nel 1993 riceve il Premio Pulitzer per la poesia Wild Iris. Al centro delle sue opere, l’infanzia e la vita familiare, lo stretto rapporto con genitori e fratelli.
Louise Glück, ultimi versi di I gigli bianchi
Taci, mio amato. Non mi importa
quante estati vivo per tornare:
questa sola ci ha dato l’eternità.
Ho sentito le tue mani
seppellirmi per liberare il suo splendore.
(foto pubblica da Facebook)