Juve Stabia-Cavese: l’analisi del match, ottima prestazione della squadra di Castellammare
Juve Stabia-Cavese: A cura di Gianfranco Piccirillo
Da circa tre lustri il derby tra Stabia e Cavese si gioca nel nome del grande Catello Mari, in un clima di grande rispetto ed amicizia tra le due tifoserie. Purtroppo la pandemia del covid ha impedito la grande partecipazione di pubblico, che avrebbe onorato al meglio la memoria del grande difensore stabiese, bandiera e simbolo della Cavese. Se non altro l’apertura parziale del Menti al 15 per cento della capienza, ha reso almeno meno silenziosa l’atmosfera del derby, che nel primo tempo è stato brutto ed avaro di emozioni.
Padalino ha deciso di cambiare per garantire il turn over necessario ad affrontare tre gare in sei giorni, inserendo Codromaz e Mulè in difesa, Bovo a centrocampo e Bubas in attacco. La svolta è arrivata con gli stupidi falli di Zedadka che gli sono costati la doppia ammonizione verso la mezzora di gioco. Anche in superiorità numerica nel finale di tempo lo Stabia non va al di là di una soluzione spettacolare ma imprecisa di Fantacci. Nella ripresa la musica cambia completamente sia per i cambi che per la straordinaria vena di capitan Mastalli che realizza il vantaggio con una punizione dal limite.
Padalino inserisce subito dopo l’intervallo Allievi per Mulè e poi Garattoni, Romero, Berardocco e Golfo, migliorando nettamente in possesso palla ed intensità. Garattoni manca il raddoppio non riuscendo ad approfittare di un errore clamoroso del portiere Bisogno e di un difensore. Lo Stabia spreca un paio di ripartenze favorevoli con Mastalli, Vallocchia e Golfo.
Cavese “si sveglia” nel finale. Metelliani audaci nonostante l’inferiorità numerica
Nel finale la Cavese sfiora il pareggio con un gran tiro di Ovinsach che solo una prodezza di Tomei impedisce di finire in rete e nell’ultimo minuto di recupero Golfo può rifinire facilmente a Vallocchia la palla del raddoppio in una classica azione di contropiede, chiudendo il derby con il secco punteggio di 2 a 0 per le vespe. Giusto comunque dare onore ai metelliani che si sono battuti in inferiorità numerica fino all’ultimo per cercare di non perdere. Ora lo Stabia può guardare con serenità alla trasferta di Teramo di domenica prossima, consapevole della sua forza e di una classifica che comincia a diventare interessante nonostante le due sconfitte con Monopoli e Catania.