“La partita della vita” di Vito Romaniello, l’inferno Covid raccontato in 6 minuti

“Quando Vito Romaniello è arrivato alle Terrazze era in condizioni generali scadenti, completamente allettato, completamente dipendente nello svolgimento delle attività della sua vita quotidiana. Riusciva a malapena a mangiare, a tenere la posata, non riusciva a lavarsi il viso con le proprie mani” (Sandro Noto, pneumologo).

Con queste parole inizia il racconto dell’inferno vissuto da Vito Romaniello, giornalista sportivo colpito dal Covid-19 nei primi giorni della pandemia. Quarantaquattro giorni in terapia intensiva, venticinque giorni in coma, ottantasei giorni in tutto di ricovero, un’esperienza difficile da dimenticare che Romaniello ha deciso di raccontare attraverso un video.

La partita della vita di Vito Romaniello

Attraverso le voci di Massimo Raso, anestesista rianimatore, del professore di anestesiologia Paolo Severgnini e dello pneumologo Sandro Noto, il racconto della lotta condotta per mesi dal giornalista Vito Romaniello, passato dalla terapia intensiva al coma farmacologico (a causa di intervenute complicazioni) per poi approdare alla riabilitazione.

“Sento un fastidio sul petto, dove avevo attaccati i cateteri, vorrei grattarmi. Non riesco a muovere le braccia. Chiedo aiuto, le parole non escono. Vorrei farmi sentire, non ho fiato. Il bisbiglio è incomprensibile. Arrivano in due per girarmi sull’altro fianco, da solo non riesco neppure a spostarmi nel letto. Con la testa sono in piedi, in realtà non sollevo neanche un dito.”

“Quattro settimane di piccoli movimenti prima del trasferimento in un’altra clinica, a Cunardo, in provincia di Varese, campo nuovo, partita vecchia. Mi faccio accompagnare alla finestra della stanza, al secondo piano. Riesco a vedere sulla strada la mia famiglia. Sono passati più di due mesi da quando l’ambulanza mi ha portato via. Vorrei abbracciare mia moglie Daniela, stringere forte i miei ragazzi Luca e Simona, non è possibile. Sento una fiammata in petto, un brivido lungo la schiena. Avverto una carica improvvisa e potente.”

Leggi anche: Vito Romaniello: “Non ho mai pensato alla morte, era più grande la voglia di restare qui”

Il 4 Giugno Vito Romaniello esce con le sue gambe dalla Clinica Le Terrazze di Cunardo (Varese) dove è stato sottoposto ad un progetto riabilitativo individuale respiratorio e motorio.

La  nostra redazione ha avuto il piacere di avere ospite Vito Romaniello su Edijay, il canale TV di Magazine Pragma quando il giornalista era finalmente a casa, tra i suoi affetti più cari, quello di sua moglie Daniela e dei suoi figli Luca e Simona.

Il video

Il video realizzato da Vito Romaniello vuol essere un ringraziamento a quanti gli hanno permesso di sopravvivere e di riacquistare il controllo delle sue funzioni fisiche e cerebrali, ma anche un monito per quanti sottovalutano o addirittura negano l’esistenza del virus.


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