La Sampdoria, con un quarto d’ora di follia, getta via il derby di Coppa Italia. Un derby dai due volti che ha visto il dominio dei blucerchiati nel primo tempo,che hanno avuto il grave torto di non arrotondare il risultato, e un secondo tempo in cui il Genoa è venuto fuori dal guscio prendendo di infilata una Sampdoria che gli ha lasciato troppi spazi.
Primo tempo
Sampdoria che schiera a sorpresa Leris sulla fascia destra, Adrien Silva in mezzo e il duo Verre e La Gumina in avanti. Il Genoa rispetta le previsioni della vigilia (manca solo Behrami). Sampdoria aggressiva da subito e conclusione di La Gumina, imbeccato da Verre con Marchetti che devia aiutato dalla traversa (6′).
Blucerchiati che spingono e vanno ancora alla conclusione con Silva che impegna severamente Marchetti, costretto a respingere con i pugni (12′). La squadra di Ranieri arriva per prima su tutti i palloni e prezioso è l’apporto di Verre che fa da raccordo tra centrocampo e attacco, cercando di non far uscire il Genoa dalla propria metà campo per andare subito al tiro; e così La Gumina, servito in area, incrocia molto bene ma il pallone sfiora il palo (16′). E, poco dopo, arriva il gol, un gran gol: Verre sradica il pallone dai piedi di un avversario, con la difesa del Genoa in uscita, e lascia partire una gran botta di destro che colpisce l’interno dell’incrocio dei pali e si insacca imparabilmente (17′).
Vantaggio meritato per gli uomini di Ranieri, mentre il Genoa non riesce mai a ripartire e, per allentare la pressione, cerca Scamacca con lanci lunghi ma invano. La Samp continua a spingere alla ricerca del secondo gol ma è pur sempre un derby ed è inevitabile qualche scontro rude, specie a centrocampo, e così fiocca qualche ammonizione. I blucerchiati tuttavia, pur controllando il match, non creano grossi pericoli tranne allo scadere del tempo con una conclusione di La Gumina che finisce di poco a lato (45′).
Secondo tempo
Si riparte e Maran cambia subito due elementi: Rovella e Zajc sono sostituiti da Melegoni e Badelj. La Sampdoria continua a fare la partita anche se è poco incisiva. Il primo tiro in porta del Genoa arriva al 12′ con Badelj che però non impensierisce Audero. Nulla lascia presagire quindi ciò che accadrà nel successivo quarto d’ora.
Leris, che ha il difetto di intestardirsi nei dribbling, perde un pallone sulla fascia all’altezza della trequarti avversaria e il Genoa riparte in velocità con Shomurodov che si invola, converge e serve il liberissimo Scamacca che realizza (15′). Squadra blucerchiata completamente sbilanciata in avanti e difesa presa di infilata.
La reazione della Sampdoria produce un’incursione in area di Leris che, servito ottimamente da Verre, si scontra con Marchetti in uscita (17′). Al 20′ altra mossa di Maran che sostituisce Sturaro con Lerager, centrocampista più offensivo dell’ex juventino. La mossa produce subito effetti perché arriva un cross di Pellegrini in area dove Scamacca sovrasta nettamente Tonelli e impegna a terra Audero che non trattiene; sul pallone si avventa lo stesso Lerager che segna il 2-1 (23′). Anche qui dormita della difesa blucerchiata, ma il problema è anche tattico perché il Genoa non ha solo cambiato degli uomini ma anche l’atteggiamento, riuscendo a spostare in avanti il baricentro della squadra il che gli permette adesso di ripartire e arrivare in area avversaria. E dopo 4 minuti si replica: passaggio sbagliato a metà campo di Silva e rossoblù che si ritrovano in un attimo al limite dell’area avversaria davanti a una difesa sguarnita: palla a Scamacca (un ragazzo dal probabile grande futuro) che calcia benissimo sotto la traversa (27′). E sono tre!
Sampdoria, troppi errori
Svantaggio forse eccessivo nel punteggio ma gli errori, anche tattici, si pagano. Ranieri toglie finalmente l’improduttivo Leris per Damsgaard (27′) e Adrien Silva, autore comunque di una buona prova, per Ekdal (31′). Gabbiadini e Candreva entrano a 5 minuti dalla fine quando ormai è troppo tardi (rispettivamente al posto di La Gumina e Tonelli); i due non sono al meglio ma forse questi cambi andavano fatti prima. Il forcing finale sortisce comunque due occasioni sprecate nel recupero: una di Damsgaard il cui tiro è deviato da Marchetti, e un tiro al volo di Gabbiadini che, da ottima posizione, spedisce alto sopra la traversa. Ma non c’è più tempo: va avanti il Genoa che nel prossimo turno incontrerà la Juventus.
Il tabellino
Sampdoria 1 Genoa 3
Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Tonelli (40′ s.t. Candreva), Augello; Léris (27′ s.t. Damsgaard), Thorsby, Silva (31′ s.t. Ekdal), Jankto; Verre; La Gumina (41′ s.t. Gabbiadini).
A disposizione: Ravaglia, Letica, Rocha, Ekdal, Ramírez, Askildsen, Regini, Ferrari, Prelec.
Allenatore: Ranieri.
Genoa (3-5-2): Marchetti; Goldaniga, C. Zapata, Bani (33′ s.t. Masiello); Ghiglione, Sturaro (20′ s.t. Lerager), Rovella (1′ s.t. Melegoni), Zajc (1′ s.t. Badelj), Lu. Pellegrini; Scamacca, Shomurodov (40′ s.t. Pjaca).
A disposizione: Paleari, Zima, Pandev, Radovanovic, Destro, Melegoni, Parigini.
Allenatore: Maran.
Arbitro: Fourneau di Roma 1.
Assistenti: Valeriani di Ravenna e Cecconi di Empoli.
Quarto ufficiale: Calvarese di Teramo.
Reti: p.t. 18′ Verre; s.t. 15′ Scamacca, 23′ Lerager, 27′ Scamacca.
Note: ammoniti al 13′ p.t. C. Zapata, al 24′ p.t. Silva, al 26′ p.t. Yoshida, al 43′ p.t. Sturaro, al 17′ s.t. Léris, al 24′ s.t. Pellegrini, al 29′ s.t. Ghiglione per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 5′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.
(dati tabellino tratti da www.sampdoria.it)