Europa League: Napoli sconfitto in Spagna, il post gara a cura di Gianfranco Piccirillo
Europa League: Dopo la vittoria con la Juve la squadra di Gattuso torna ad essere quella vista contro l’Atalanta in coppa Italia, specialmente nel primo tempo, nel quale subisce nettamente la squadra spagnola, che per una partita è stata anche di Maradona. Proprio quelli che erano stati i migliori contro la Juve deludono a Granada, bella città che ha ispirato anche il famoso cantante Claudio Villa, favorendo, soprattutto Meret e Rrahmani sia il gol del venezuelano Herrera che il raddoppio di Kenedy, entrambi in un primo tempo disastroso del Napoli, proprio come quello di Bergamo nel ritorno di coppa Italia. Gattuso manca di ben nove calciatori, ma questo non può giustificare il poco gioco espresso e gli errori commessi in ogni settore del campo, anche i più banali come nella misura dei passaggi.
Il centrocampo con Lobotka, Elmas e il rientrante Ruiz non convince assolutamente e il Napoli praticamente nel primo tempo non riesce mai a rendersi pericoloso, se non con un cross di Rui sul quale Andrew Osimhen non riesce ad intervenire per metterla in rete. Nella ripresa gli ingressi di Zielinski per un deludente Politano e di Bakayoko per un Lobotka inguardabile animano un poco il gioco del Napoli che si rende finalmente pericoloso sia con un’azione che Elmas non riesce a concretizzare che con un tiro di Zielinski da buona posizione.
Il Napoli colleziona però solo angoli e calci di punizione, che non riesce a sfruttare con Insigne e gli inserimenti di Osimhen e Rrahmani che addirittura si ostacolano in una circostanza, mentre il Granada si accontenta di controllare il doppio vantaggio con il regista Gonalons protagonista di una discreta gara, proprio lui che è stato a lungo un obiettivo del Napoli prima che lo prendesse la Roma e che sembrava ora che fosse andato a svernare a Granada. Solo nel finale Osimhen ha l’occasione per segnare un gol importante, ma il portiere si sporca finalmente i guanti, bloccando il pallone in una parata comunque meno difficile di quella di Meret subito dopo sul bravo Herrera, che riscatta parzialmente le indecisioni sui gol del primo tempo. Insomma è stata una bruttissima partita del Napoli che ha fatto davvero una serie impressionante di errori nei passaggi e che ora è chiamato ad una difficile remuntada nel ritorno di giovedì prossimo allo stadio Maradona, ma che soprattutto non può sbagliare la prossima trasferta di campionato, ancora a Bergamo contro una squadra come l’Atalanta, sicuramente più forte dell’onesto Granada di questa sera.