Napoli, azzurri fuori dall’Europa, il giorno dopo

Napoli, azzurri fuori dall’Europa, il giorno dopo

Napoli, fuori anche dall’Europa League, il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo:

A tre mesi esatti dalla scomparsa di Maradona il Napoli doveva compiere un’impresa per passare il turno in Europa, ma il bel gol di Zielinski al terzo minuto aveva cominciato a farne intravedere la concreta possibilità. Del resto il polacco è schierato da Gattuso come trequartista autentico alle spalle di una coppia adattata come Insigne e Politano in attacco e davanti ad un centrocampo rafforzato da Di Lorenzo ed Elmas come esterni a protezione di una difesa inedita a tre Koulibaly, Maxsimovic e Rrahmani. Il Napoli non riesce però a contenere bene in difesa le giocate degli spagnoli, che hanno il merito di attaccare, piuttosto che difendere il vantaggio dell’andata fino a trovare il colpo di testa di Montoro, superiore nella giocata, ma anche lasciato colpevolmente libero di colpire e realizzare il gol che ha tagliato le gambe alle speranze di arrivare almeno ai supplementari. La clamorosa traversa del capitano su punizione testimonia come su Gattuso non si accaniscano solo gli errori dei difensori e i numerosi infortuni, ma anche una buona dose di sfortuna e così nella ripresa bisogna affidarsi a Ghoulam prima ancora che a Mertens, che dopo la lunga assenza non può avere più di mezzora nelle gambe ed escono Maxsimovic ed Elmas. E così proprio poco prima dell’ingresso del folletto belga il Napoli trova il nuovo vantaggio con il connazionale degli avversari, peraltro nazionale che dimostra di non essersi dimenticato di saper segnare davanti al portiere, fatto al quale ci aveva disabituato. Ruiz ha anche la palla del terzo gol, ma purtroppo gli capita sul piede sbagliato e fallisce l’occasione come in precedenza Mertens di testa e anche Zielinski e Politano.

Il Napoli quindi tenta di fare i gol necessari alla qualificazione, ma non ci riesce per la tattica ostruzionistica degli spagnoli che nell’ultimo quarto di gara rinunciano completamente ad attaccare. La squadra di Gattuso ha perso però all’andata la possibilità di arrivare agli ottavi, non riuscendo a segnare neppure un misero gol contro un Granada dignitoso e tignoso, ma non certo irresistibile, che nel finale allo stadio di Maradona, che per una gara ha indossato anche la maglia di questa squadra, non riesce neppure a segnare ancora, nonostante le praterie concesse dal Napoli alla disperata ricerca di giocate offensive negli ultimi minuti. La cosa che ha dato più fastidio a mio giudizio è stata l’insulsa azione di Insigne che si è attardato a centrocampo a tenere la palla, inducendo poi Bakayoko a commettere fallo. Nel lungo recupero Ghoulam colpisce di testa di potenza, ma troppo centralmente per il buon intervento del portiere Silva, che poi è fortunato sui rimpalli successivi, dopo che era stato decisivo anche su Elmas, fino a che può tirare il fiato sui tiri da fuori di Zielinski e gli ultimi minuti di melina spagnola. Insomma il Napoli finisce fuori anche dall’Europa League e non rimane ora che la lotta per il piazzamento in Champions, solo che per sapere se il tecnico sarà ancora Gattuso bisogna attendere il derby di domenica e la sfida di Sassuolo nel turno infrasettimanale, perché non credo proprio che Delaurentiis decida di esonerare il tecnico alla vigilia di due gare di campionato in un lasso così breve di tempo.

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