“Dicono che quando stai per morire rivedi tutta la tua vita, in un istante che sembra infinito… Io ho rivisto la nostra storia, forse era quella che stava morendo.” La graphic novel di Giulio Mosca è rumorosa. Fa lo stesso rumore di un’auto che esce di strada e precipita in un dirupo. Al suo interno una giovane coppia. Durante la caduta è come se il tempo si fermasse e attraverso una serie di flashback prende forma la loro vita e il loro rapporto. Cosa li avrà portati a quell’incidente? Cosa avrà causato “l’uscita di strada” della loro relazione? Si salveranno? E, se ce la faranno, resteranno insieme? “Clorofilla” racconta una storia in cui è facile riconoscersi e riconoscere chi ci circonda. Un amore che in molti possono avere vissuto, eppure unico.
La bugia e come l’abbiamo raccontata di Tommi Parrish
Nello spazio sospeso di una notte, un racconto in crescendo sull’amicizia, l’identità e la facilità con cui mentiamo a noi stessi. L’incontro casuale fra la cassiera di un supermercato e un suo vecchio amico smuove il passato e porta in superficie ricordi sepolti, desideri repressi, identità prima nascoste e poi rimosse. Cleary e Tim, che non si vedevano dai tempi del liceo, trascorrono una notte di bar in bar, affrontando, fra rivelazioni incerte e mezze verità, la memoria comune, le relazioni passate, le scelte compiute.
Il mare verticale di Brian Freschi e Ilaria Urbinati
India è una maestra elementare. Ha un fidanzato, che è spesso via per lavoro, una classe di bambini adorabili, e soffre di attacchi di panico che a volte la paralizzano. India non scappa dalla malattia, la affronta, ma la pressione dei genitori dei bambini perché lei sia allontanata dal lavoro comincia a pesarle addosso come un macigno.
Brian Freschi intesse un affresco narrativo che è allo stesso tempo individuale e a più voci, su piani narrativi differenti, ma tutti costruiti intorno a una protagonista memorabile per il suo desiderio di voler essere unica, ma normale. Ilaria Urbinati illustra la storia elevandola a un livello sublime, e rendendo le emozioni così specifiche di India accessibili a tutti, tradotte dal linguaggio universale del disegno. Un gioiello di narrazione delicato, ma incisivo; uno dei migliori fumetti italiani dell’anno, secondo noi.