Roma-Napoli, il punto post gara con Mertens protagonista
Roma-Napoli-0-2, decide super Mertens. Il punto di Gianfranco Piccirillo che racconta la sfida:
Battere la Roma per il Napoli è stato facile quanto per lo Stabia battere la Paganese, derby che giocandosi in contemporanea ha attirato le miei maggiori attenzioni. Del resto la squadra di Fonseca ha pagato la stanchezza della trasferta in Ucraina e le assenze contro un Napoli invece rinvigorito dalla vittoria di Milano e da una settimana di allenamenti, che peraltro ha ritrovato le magie del folletto belga, che oltre a rinsaldare il suo primato nella classifica storica dei marcatori del Napoli tocca quota cento nei gol in serie A e soprattutto diventa il calciatore più prolifico di tutti i derby del sole finora disputati. Nel primo tempo la Roma ha fatto pochissimo, un’unica azione degna di rilievo conclusa da Cristante, che impegna Ospina, per il resto inoperoso se si esclude una telefonata di Dzeko, dopo la bella punizione del vantaggio di Mertens. Il Napoli ha tenuto il pallino del gioco creando con Insigne e Politano i presupposti per passare in vantaggio e controllando facilmente le azioni peraltro sporadiche e mal costruite della squadra di Fonseca, riuscendo a segnare anche il raddoppio dopo una buona giocata di Ruiz proprio su assist di testa dell’ex calciatore di Roma, Sassuolo e Inter che serve la palla al folletto belga, che regala il gol a sua volta con un colpo di testa, uno sfizio che un bassino come lui si può concedere di rado. Nella ripresa qualche segnale l’hanno dato Pellegrini, che colpisce il palo e l’ingresso di Mayoral al quale Fonseca forse si affida tardivamente, anche perché il Napoli nella prima parte è tornato a commettere un errore grave in difesa, ancora con Koulibaly, uno dei difensori ritenuti migliori al mondo.
Dopo questo periodo di difficoltà il Napoli è tornato a controllare facilmente la gara e avrebbe potuto ancora segnare sia prima che dopo l’ingresso di Osimhen per il folletto belga, che si riprende il ruolo che merita nel palcoscenico del campionato italiano. Il gioco del Napoli ha trovato maggiore equilibrio con la presenza di Demme al fianco di Ruiz e leggermente dietro Zielinski, che con le sue azioni riesce ad essere sia centrocampista aggiunto che raffinato trequartista con due esterni d’attacco efficaci come il capitano Insigne e l’escluso a sorpresa dalla nazionale Politano, ma hanno fatto bene anche gli altri, compresi Rui ed Elmas, mentre nei minuti concessi sempre nel finale a Bakayoko questa volta non ci sono state sbavature. Insomma è stata una vittoria in scioltezza che conferma il momento positivo di una squadra bersagliata in precedenza da molti eventi negativi, ma che adesso con la ritrovata condizione dei suoi attaccanti può giocarsi fino in fondo le sue possibilità di conquistare la zona Champion League, anche quella che consente di non passare per i fastidiosi preliminari di fine estate, e questo naturalmente in considerazione della crisi che sta travolgendo la Juventus di Pirlo, battuta pure dagli stregoni di Superpippo, mentre appaiono più difficili da superare Milan ed Atalanta e ci vorrebbe un miracolo per raggiungere l’Inter in testa alla classifica.