L’angolo del Nerd e dell’Otaku – Alle montagne della Follia


Il professor Dyer, geologo della Myskatonic University, guida una spedizione scientifica in Antartide. Tuttavia la squadra si imbatte ben presto in strani fossili di creature così antiche da essere antecedenti alla comparsa della vita unicellulare sulla terra. All’improvviso diversi membri della spedizione, rimasti indietro proprio per studiare i fossili, scompaiono. Dyer e un altro ricercatore troveranno una misteriosa città vecchia di milioni di anni, assieme ad un misterioso orrore senza forma.

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Il fumetto in questione (scritto Giovanni Masi e disegnato da Federico Edrighi) è la riproposizione del romanzo breve di Howard Phillips Lovecraft (il creatore del Necronomicon). L’autore di Providence, è molto famoso per il suo universo narrativo, popolato da esseri millenari misteriosi e così antichi da non poter compresi dall’uomo.

Per quanto molto criticato come scrittore, non si può negare la sua influenza su un’intera generazione di scrittori, e anche oggi non mancano opere ispirate ai suoi racconti. Come Appunto “Alle montagne della follia” nella serie “I maestri dell’orrore” una raccolta curata da Roberto Recchioni, che comprende anche capolavori della letteratura come Dracula o Frankenstein.

Ma qual è il problema di trasporre in fumetto un racconto di Lovecraft? Tutto. Lo scrittore di Providence, in tutte le sue opere, non descrive mai bene le creature che appaiono. Si tratta di orrori di altre dimensioni o di altri pianeti. Così orribili che la mente umana o impazzisce o rimuove il ricordo. E mancando delle descrizione accurate, diventa difficile disegnarle.

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Cthulhu, la creatura più famosa di Lovecraft, è venuta, se così si può dire, da descrizioni di autori amici dello scrittore, come August Derleth o Robert Howard (il creatore di Conan il barbaro). E gli autori si sono destreggiati bene, disegnando esseri e soprattutto un città enorme. Infatti le montagne del titolo in realtà sono una città antichissima con strutture alte più di diecimila metri.

E il risultato è ottimo. Il senso di oppressione e di angoscia è ricreato dai fumettisti italiani molto molto bene. Soprattutto il viaggio nella misteriosa città. E forse qualche giovane lettore cercherà di comprare un biglietto aereo per Arkham nel Massachusetts.

Curiosità: Nonostante abbia inventato ogni sorta di creatura mostruosa, nonostante sia considerato un maestro dell’horroe cosmico, Lovecraft era un convinto razionalista.

Leggi anche: L’angolo del Nerd e dell’Otaku – Arkham Asylum: una folle dimora in fondo al mondo

Roberto Recchioni racconta Dante – Il riscatto dell’Italia

 

 

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