Haiti, il giorno dopo. All’indomani dell’attentato politico che ha sconvolto il mondo intero, si cerca di fare chiarezza su quanto accaduto. Il presidente di Haiti, Moïse, non c’è più; crivellato da 12 pallottole e la camicia macchiata di sangue, oggi si cerca la verità. Chi è stato ad uccidere il governatore di Haiti? Jovenel Moïse è stato sorpreso all’una di notte nella sua lussuosa villetta di Pétionville. Sua moglie, la prima ad essere colpita, probabilmente dormiva, Moïse si trovava all’interno del suo studio, lì dove è morto supino in una pozza di sangue il giorno dopo.
Almeno dieci i killer, travestiti con uniformi della DEA per non dare sospetti. Secondo le indagini, non erano killer qualsiasi, ma persone ben addestrate a muoversi furtivamente, equipaggiati con visori notturni, un vero comando di assassini. I killer hanno avuto il tempo di saccheggiare l’appartamento rubando documenti ed effetti personali, tutto sotto gli occhi della figlia di Moïse, rimasta nascosta; salva, ma sotto shock, ha visto tutto. I carabinieri il giorno dopo hanno cominciato una caccia all’uomo, arrestando parte degli assalitori, ma alcuni sono ancora a piede libero.
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