Southgate, il CT Più elegante degli Europei mostra poco glamour sul campo con alcune scelte discutibili e con un bel gioco visto raramente:
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Il cammino dei “Tre Leoni” verso la finale è stato abbastanza morbido. La Croazia prima partita vinta con merito, poi un pareggio sofferto con la Scozia ed una vittoria risicata contro la Rep Ceca fanno passare il girone. La Germania con le pile scariche e l’Ucraina non mettono mai in difficoltà i ragazzi di Southgate che rischiano qualcosa contro la Danimarca. I Danesi la portano ai supplementari ma un rigore dubbio gli consegna la finale di casa. Ecco, un cammino sulla carta trionfale con un solo goal subito ma questa squadra raramente ha entusiasmato. Altro che calcio, Raheem Sterling sembrava oltre alle palle inattive l’unico schema vivo. Palla a lui che qualcosa si inventa e poi pedalare.
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Nella finale contro l’Italia, Southgate, mischia le carte sul tavolo passando al 3-5-2 e dopo pochi secondi, Luke Shaw, mette like alla scelta del CT. Il nuovo modulo mette in difficoltà l’Italia che balla troppo nei primi minuti della gara ma poi gli azzurri saranno bravi a prendere le misure in mediana andando piano piano a chiudere gli Inglesi nella propria metà campo. Harry Kane si sgonfia con il passare dei minuti e Bonucci e Chiellini sono le spine del fianco della punta Spurs. Qui iniziano i problemi per Southgate che ripassa a quattro in difesa ma che non cambia gli attori. La Nazionale Inglese ad oggi ha una batteria di attaccanti che molto probabilmente nessuna nazionale può vantare e lanciare gente come Marcus Rashford o Jadon Sancho solo per tirare il rigore sembra una scelta molto rivedibile. Per la cronaca andate a vedere gli errori dalla lunetta per gli Inglesi, per la serie il Dio Pallone si è sentito quasi offeso da questa scelta. Jordan Henderson, perno del Liverpool, avrebbe meritato ben altri scenari ed inoltre le stelle Phil Foden e Mason Mount non si sono mai accese in questo torneo. Anche questo è un caso? Non vogliamo o forse si, mettere carne sulla brace visto anche lo scarso utilizzo di Dominic Calvert-Lewin, uomo del goal in casa Everton.
Il calcio è questo, l’allenatore spesso è il primo colpevole e forse questi indizi possono essere motivo di prova.
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