Italia: ” Fai un passo indietro, non si sa mai”


Italia, editoriale post Svizzera. Gli azzurri si giocano tutto nelle prossime partite. Serve ritrovare lo spirito prima degli europei.

Italia, 36 partite senza conoscere la sconfitta un record preso anche il Brasile del periodo 1993-1996 e questo traguardo può ancora essere migliorato. Un applauso, l’ennesimo al CT Roberto Mancini che dopo il trionfo all’europeo si coccola anche questo primato molto importante nella storia del calcio.

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Adesso però bisogna fare un passo indietro o se preferite dimenticare tutte queste belle cose. ” It’s coming Rome”, il record dei record e tornare come se fosse il gioco dell’oca a prima degli europei. L’Italia nelle ultime due uscite ha raccolto due punti, una mazzata per la corsa verso il Mondiale del Qatar 2022. Certo, la strada verso il primato è ancora aperta anche perchè la Svizzera deve sempre vincere ed inoltre i ragazzi di Murat Yakin dovranno giocare la gara di ritorno in Italia. Niente è compromesso ma guai a sentirsi già qualificati oppure chi sognava di stracciare il girone e di andare ai mondiali in carrozza è rimasto sicuramente deluso. Ci sarà da combattere e soffrire e non si potrà più sbagliare. Un altro passo falso sarebbe fatale per questo gruppo.

Il pareggio contro la Bulgaria ha rovinato i piani, si perchè in un cammino il pareggio in Svizzera ci può anche stare. Mercoledi niente scherzi, bisogna battere la Lituania per poi preparasi al prossimo piatto ricco ossia la semifinale contro la Spagna nella Nations League ed il ritorno con la Svizzera. La gara di Basilea al St. Jakob Stadium ha detto molte cose. La squadra è viva ma manca di cattiveria sotto porta. Il tridente non punge e quando Chiesa ( Ieri partito dalla panchina) non segna iniziano i dolori. Immobile non graffia con la maglia azzurra, Berardi si è divorato la palla della gloria, Insigne ci ha messo buona volontà ma scarsa precisione e la panchina non offre quel ventaglio di alternative che hanno altre nazionali. A Complicare i piani azzurri si mette anche Jorginho che oltre ad offrire una prestazione opaca cestina anche un rigore, il secondo consecutivo facendo fare una bella figura a Sommer, il migliore in campo per distacco ed autore di ottime parate.

La strada verso la gloria è ancora aperta ma facciamolo un passo indietro, nel calcio come nella vita non si può mai sapere.

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