Villa Pellicano, ancora oggi, è ricordata come una delle famose casine di delizia situate nei pressi della salubre collina di Quisisana.
La residenza era proprietà di Don Pietro Pellicano che, nel 1789, concesse la sua villa con parco al generale John Acton, membro del governo di Ferdinando IV di Borbone.
Acton commissionò all’architetto stabiese Catello Troiano la direzione dei lavori di ristrutturazione ed aggiungere al Casino altri elementi esposti nello spazioso giardino.
Progettò un nuovo ponte, abbellito da ringhiere in legno stile cinese. Si trattava di uno spazio costituito da una porta con chiusura a cancello e sulla sommità un vaso ad urna.
Al centro del parco costruirono una vasca e ,in seguito, anche una costruzione di forma rotonda e con otto pilastri traforati che reggevano il rivestimento in legno.
Questa costruzione appare come un ampio Barceau (bersò), noto anche come gazebo.
Durante i lavori, posizionarono una spaziosa tavola di marmo chiaro di figura ornata di stucco, e sedili in marmo pardiglio scorniciati.
Nel giardino di Villa Acton costruirono un terrazzino di forma ottagonale quale cucina all’aperto, con quattro fornacelle alla francese, chiuso da un coperchio in legno di figura piramidale.
La Villa, suddivisa in tre piani, comprende una cappella apprezzata per i suoi particolari rivestimenti ed alcune opere del pittore Antonio de Dominicis.
Il percorso porta, infine, alla Galleria, soprendente sia per il pavimento che per i dipinti presenti sulle pareti.
Nel 1806, la Villa ritornò di proprietà dei Pellicano.