La totalità della popolazione cubana “idonea al trattamento” ha già ricevuto almeno la prima delle due dosi del vaccino “casalingo”, frutto della ricerca scientifica della piccola nazione insulare: si tratta del culmine degli impegni profusi dal governo cubano per tutelare i propri cittadini e per impedire la diffusione del Covid-19.
La situazione epidemiologica sull’isola aveva assunto tinte preoccupanti, con numeri in continuo aumento specialmente nella città dell’Avana e nelle zone circostanti, ma, stando ad alcune dichiarazioni di portavoce del governo, l’emergenza parrebbe essere rientrata.
L’annuncio è stato fatto in pompa magna tramite una dichiarazione stampa rilasciata dal Ministero della Salute Pubblica: secondo i dati riportati, al 24 ottobre è stata somministrata la prima dose del ciclo vaccinale previsto a circa 9.805.148, ossia la totalità della popolazione “idonea” per storia clinica e per assenza di condizioni di rischio, a poter ricevere il farmaco; 8.808.197 hanno ricevuto una seconda iniezione e 6.744.499hanno addirittura già ricevuto la terza. Stando ai dati riportati dalle autorità, un totale di 7.030.356 cubani ha completato l’intero regime previsto per la propria “categoria”, tenendo conto, dunque di caratteristiche come l’età o le condizioni di rischio, il che rappresenta il 62,8% della popolazione del paese.
Un totale di 25.357.844 dosi dei vaccini cubani Abdala, frutto della ricerca e degli impegni degli studiosi del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia, Soberana 02 e Soberana Plus, prodotti invece dall’Istituto dei Vaccini “Finlay” sono state somministrate.
Cuba è il paese latinoamericano con la più alta percentuale di popolazione vaccinata con almeno una prima dose, ed al momento può contare su uno dei tassi di vaccinazioni “complete” più alto nel mondo. Molto importante per l’obbiettivo di immunizzare una percentuale alta di cittadini cubani è stato il progetto si sperimentazione legato al vaccino Soberana 02, ritenuto, dopo molte ricerche, essere assolutamente sicuro anche per la fascia d’età che vai dai 2 ai 18 anni: stando alle dichiarazioni di molti ricercatori latinoamericani il Soberana 02 più infatti diventare un vero e proprio “apripista” per le altre nazioni povere della stessa regione che necessitano di immunizzare i più giovani.
Il governo cubano non ha ancora, al momento, consentito alcuna revisione indipendente dei numeri e delle percentuali fornite, circostanza che ha portato molti studiosi a chiedersi quanto ci sia di vero nelle dichiarazioni diffuse e quanto sia semplicemente frutto di mera propaganda politica.