La chiesa dedicata a San Michele venne edificata per volere del Vescovo Rainulfo nel 1113 e fu completata durante l’anno 1153.
Conserva il suo originario aspetto medievale e al vertice dell’architrave, sono incise le date della sua costruzione.
Presenta una facciata in marmo e tufo ed uno spiovente sovrastante di forma triangolare che coincide con la navata centrale.
E’ costituita da tre ingressi: partendo da sinitra, il portale mostra una cornice in cui sono raffigurati due centauri e si apre una monofora.
Mentre il portale di destra presenta due animali non ancora riconosciuti, all’ingresso centrale è posizionata un’arcata che mostra due leoni su graziose mensole e sopra un toro.
La parte mediana del timpano è sovrastata da piccole colonne sorrette da due leoni.
Alla destra dell’edificio è situata la Torre campanaria suddivisa in tre piani.
Alla base è incastonato un antico fregio di epoca romana e nel lato rivolto verso la chiesa, una lapide sepolcrale. Il primo piano è privo di bifore, arricchite da decorazioni romaniche al secondo e terzo piano.
La cupola invece è costituita da un tamburo ottagonale e due piani di arcate superiori.
La prima arcata poggia sulle quattro colonne, sotto le larghe cornici arricchite da fasce decorate e policrome.
L’interno, invece, è a croce latina, distibuita in navate e diciotto colonne provenienti dal Tempio di Giove Tifatino.
Al centro vi è l’abside semicircolare con ai lati due piccole absidi semicircolari.
Un’altra caratteristica è il transetto rialzato con le volte a costoloni che si ricollegano all’architettura araba. La navata centrale termina in un ampio arco a tutto sesto.
L’acquasantiera è retta su un leone medioevale ed un’altra, nei pressi della seconda colonna a sinistra posizionata su un leoncino, una vasca battesimale del IV secolo.
Sotto al penultimo arco, da poco tempo restaurato, vi è raffigurata la scena dell‘Annunciazione.
Nella navata sinistra vi è l’affresco della Vergine con il Bambino, opera trecentesca, mentre ai lati del transetto si trova il Sepolcro del Vescovo di Giacomo.