A Napoli esistevano più di cento fontane di cui solo poche sono ancora intatte da poter ammirare.
La più importante è la Fontana di Nettuno, opera costruita dal d’Auria su richiesta del Vicerè conte di Olivares. L’artista riprese il disegno del Fontana e l’opera fu terminata dal Fanzago. La riproduzione dei mostri marini fu opera di Pietro Bernini ed il Nettuno è del Naccherino.
Un’altra opera che non passa inosservata è la fontana di Santa Lucia, realizzata durante il vicereame del conte di Benavente. Venne sistemata all’interno del borgo di Benavente ma successivamente trasferita nella villa comunale. Le cariatidi sorreggono dei capitelli e dei delfini che nel 1845 sostituirono le sirene che reggevano la vasca.
Essa è stata realizzata dal Naccherino come riporta la presenza di un’epigrafe.
La fontana dell’Immacolata, arricchita da tre archi in cui sono presenti cariatidi del Naccherino e statue realizzate dal Bernini.
La fontana di Carlo II, denominata anche Monteoliveto è situata nella medesima discesa.
Essa è opera di Donato Cafaro, realizzata nel 1668 in cui vi ritroviamo raffigurata la statua di bronzo dell’ultimo re di Spagna.
Essa è l’unica fontana napoletana che non sia mai stata rimossa dal suo luogo di origine.