Napoli- La gioia azzurra al Maradona


Napoli- La gioia azzurra al Maradona

Napoli- Gli azzurri non mollano. La finestra con vista scudetto resta apertissima. Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo:

Napoli-Spalletti conferma il modulo che ha fatto bene a Verona, inserendo Insigne nella formazione iniziale, ma nel primo tempo la squadra gioca male e si fa imbrigliare e sorprendere dall’Udinese di Cioffi. Il Napoli ha fatto fatica ad arginare la squadra friulana, perché soprattutto la posizione di Deulofeu ha mandato in crisi i partenopei in fase di non possesso, con una difesa poco attenta e bassa, che ha lasciato troppo spazio alle ripartenze udinesi, che con il colpo di testa di Makengo, sfiora letteralmente la rete più di quelli di Koulibaly ed Insigne. Il Napoli riesce a centrare la porta con una certa pericolosità con i tiri di piede e solo dopo il gol di Deulofeu, che sorprende Ospina con un tiro a fil di palo appena fuori dall’area, ma anche l’Udinese ha avuto una grande occasione con il colpo di testa di Mari ben parato dal portiere colombiano.

Le parate ancora più difficili però le deve compiere Silvestri, soprattutto su Insigne e poi su Ruiz, che però ha deluso le aspettative forse anche perché demoralizzato dalla mancata convocazione nella sua nazionale. E infatti nella ripresa Spalletti capisce che deve cambiare modulo e soprattutto affidarsi alle qualità tecniche di Mertens, stranamente poco considerato dal tecnico che ha vinto scudetti solo in Russia, e con l’uscita di Ruiz la gara cambia completamente volto, perché il folletto belga, giocando accanto ad Osimhen manda in crisi la difesa friulana, abituata nel primo tempo a chiudere i varchi solo sui lanci verso il nigeriano. E così già nella prima parte della ripresa sia sui piazzati, che nelle giocate offensive il Napoli si mostra nettamente più brillante, facendo venire i brividi a Silvestri, costretto a capitolare su uno dei soliti colpi di testa infallibili dell’attaccante nigeriano, ma anche a rischiare il colpo di genio di Mertens, che sfiora la traversa con uno spettacolare tiro al volo da posizione defilata. Il raddoppio arriva al termine di una bella azione corale, finalizzata ancora da Osimhen, questa volta di piede, su assist preciso di Di Lorenzo, che subito dopo mette in uno stato di preoccupazione il tecnico della nazionale Mancini, per uno scontro con Silvestri, in vista degli ormai prossimi spareggi mondiali. Ma prima c’è stato l’annullamento del terzo gol di Osimhen da parte del var per fuorigioco, l’entrata di Zielinski per un Politano questa volta un poco più brillante e proprio, in occasione dello scontro tra Di Lorenzo e il portiere, un altro gol annullato al nigeriano, per fallo su Silvestri proprio dell’esterno basso della nazionale, costretto subito dopo ad uscire per questo infortunio a favore del giovane Zanoli. Nella parte finale della gara, dove il tecnico Cioffi prova anche lui i cambi per cercare il pareggio, è ancora il folletto belga a cercare soluzioni offensive, impegnando Silvestri e Mari si fa espellere per un brutto fallo su Zielinski, che finalmente torna a dare segnali di ripresa almeno per un’accettabile condizione atletica, assicurando geometria al centrocampo con Lobotka e Anguissa, che si esprimono meglio rispetto al primo tempo. Ancora una volta Mario Rui sfiora il gol nel finale con un altro legno dopo quello di Verona, su assist di Mertens, e beneficiando del solito asse con Insigne, al quale capitano, Spalletti concede questa volta gli applausi del pubblico, per fare posto ad Elmas, stella della Macedonia avversario della nazionale giovedì a Palermo, che però non ci sarà per squalifica.

E a proposito di squalifiche purtroppo saranno determinanti le ammonizioni di Rrhamani e Osimhen, che, a mio giudizio, oltre le valutazioni sul cartellino giallo, poteva essere tutelato con un cambio, e priveranno il Napoli di due calciatori importanti nella gara quasi decisiva di Bergamo, dopo la sosta. Potrebbe essere la prossima una giornata illuminante, anche per la contemporaneità di Juventus Inter, sia per la lotta scudetto, che per quella della zona Champions. Nel recupero Zielinski avrebbe potuto coronare con un gol la sua prestazione, ma sbaglia clamorosamente il tiro su assist proprio di Osimhen, che si conquista la palma di migliore in campo con una ripresa davvero scoppiettante. Adesso non resta a Spalletti che, riorganizzare modulo e formazione dopo la sosta per i playoff della nazionale in vista dei mondiali, e preparare al meglio la trasferta contro l’Atalanta, anche senza le presenze rilevanti di Rrhamani e soprattutto del bomber azzurro Osimhen.

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