“Tra due mondi”, trama e recensione

“Tra due mondi” – Dopo che suo marito se ne è andato con un’altra la scrittrice Marianne (Juliette Binoche) lascia Parigi e si stabilisce a Caen, in Normandia, dove per dare vita al suo nuovo libro cerca un’occupazione come domestica sui traghetti in partenza verso l’Inghilterra. La troverà insieme alle “colleghe” Christelle (Hélène Lambert) e Marilou (Léa Carne) e insieme scopriranno che si tratta di un lavoro molto meno piacevole del previsto. Portato però avanti anche da tante altre persone, abituate ad aiutarsi e a dover lottare per la sopravvivenza.

“Tra due mondi”, recensione

Da sempre attento e interessato a problemi di natura sociale lo scrittore, sceneggiatore e regista francese Emmanuel Carrère ha tratto la sceneggiatura insieme ad Hélène Devynck dal libro “Le Quai de Ouistreham” del 2010 di Florence Aubenas. La quale, proprio come Marianne, cominciò realmente a lavorare sui traghetti per osservare alcune dinamiche lavorative. Il film parla principalmente del degrado che viviamo per colpa della disoccupazione imperante, della crisi a tutti i livelli e degli stati assenti. Carrère racconta un mondo profondamente diverso dal suo ma la sua limitata carriera dietro la macchina da presa (l’ultimo film è “L’amore sospetto” datato 2005) e la sua matrice letteraria vengono compensate da una buona capacità di osservazione e di racconto per immagini.

La voglia di denunciare povertà, precariato e sfruttamento di alcune donne francesi non viene sempre bilanciata adeguatamente dal regista con la necessità di un film drammatico di generare le giuste emozioni. Non aiuta il fatto che la protagonista è in realtà fuori dalle problematiche trattate ma la bravura della Binoche le consente comunque di materializzare il conflitto interiore di Marianne, che presto o tardi tornerà nel suo mondo. La stessa distanza riguarda anche l’intellettuale Carrère, che trasforma il personaggio principale proprio in una scrittrice. E con un finale tutt’altro che lieto conclude che tra i privilegi della sua categoria e gli stenti del sottoproletariato quella distanza è di fatto abissale e incolmabile.

Un progetto la cui realizzazione è stata voluta intensamente dalla protagonista Juliette Binoche (premio Oscar 1997 per “Il paziente inglese”) e che molto deve ovviamente alla forza della sua interpretazione. Accanto a lei troviamo diverse attrici e attori non professionisti capaci di sorprendere e incantare, vedi per esempio Hélène Lambert. Questo loro bucare lo schermo si aggiunge all’altro punto forte relativo al profumo di verità che si sprigiona da queste persone sfortunate e intensamente solidali. Che così ci ricordano cosa significherebbe davvero essere umani.

“Tra due mondi” è sbarcato nelle sale italiane a partire dal 7 aprile 2022.

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