Svelato il mistero dei pugnali dell’Età del Bronzo

Ritrovati in numerosi siti di tutta Europa, non si riusciva a capire dagli studi archeologici quali fossero le destinazioni dei pugnali dell’età del Bronzo. Questo è un interrogativo che da diverso tempo sta accomunando tutti gli studiosi delle antiche civiltà. Infatti, secondo le ultime analisi effettuate sembrerebbe che questi erano utensili per la lavorazione della carne e non invece degli oggetti cerimoniali per la sepoltura dei guerrieri. Questi famosi pugnali dell’età del Bronzo erano comparsi a partire dal IV millennio A.C. ed erano trovati in tutti i siti archeologici Europei. Si è arrivati alla conclusione che fossero utensili, grazie a dei resti di collagene, nonché di tendini e di muscoli presenti su alcuni pugnali ritrovati vicino Bologna, a Pragatto. È stato possibile analizzarli grazie alla nuova tecnica che permette d’identificare i residui organici sui metalli anche più antichi.

Lo studio sui pugnali dell’età del Bronzo

Un gruppo di esperti italiani e britannici coordinati da Andrea Delfini dell’università di Newcastle e Monica Miari della Soprintendenza Archeologica ha permesso di pubblicare un importante articolo sulla rivista Scientific Reports. In pratica, questi studiosi hanno utilizzato una nuova tecnica per capire qual era la destinazione dei pugnali tipici dell’era del Bronzo. Questa tecnica di analisi si basa sull’uso di una soluzione speciale che fa colorare sugli organici presenti sulle lame dei pugnali. Andando a osservare queste parti con l’aiuto del microscopio ottico, elettronico e digitale che funziona con la scansione, i ricercatori hanno trovato dei micro resti di collagene. Si tratta di residui poi associati a ossa, muscoli e tendini. Da questi indizi è stato dedotto che le lame non fossero usate per simbolo ma per lavorare diverse carcasse di animali, cioè per staccare la carne dalle ossa e macellarla. I ricercatori hanno condotto degli esperimenti usando delle repliche dei pugnali per macerare le carne e poi hanno confrontato i risultati.

Pugnali dell’età del Bronzo, la svolta nelle ricerche

Grazie allo studio condotto da esperti britannici e italiani, è stato possibile arrivare a una soluzione sul mistero dei pugnali dell’età del Bronzo. Questa scoperta è importante non solo per capire la destinazione di questi utensili, ma anche in generale per tutto il settore archeologico. La tecnica messa a punto infatti, dà la possibilità di aprire delle prospettive interessanti per gli studi del futuro e anche per capire degli altri materiali a che cosa servivano nelle civiltà più antiche. Infatti, è possibile applicare questa nuova teoria e questa specifica tecnica sui materiali disparati e su diversi tipi di metalli. Si tratta di una svolta significativa perché sarà possibile andare ad analizzare tutte le armi e gli strumenti ritrovati all’interno dei siti archeologici di tutto il Mondo. Questo nuovo metodo darà delle risposte sul futuro, vi sarà quindi una svolta. Nel caso di pugnali dell’età del Bronzo, l’interpretazione fino a oggi era stata non corretta. Si pensare infatti che fossero utilizzati per la sepoltura dei defunti. Grazie alla nuova tecnologia, adesso si è riusciti a dimostrare invece quale fosse la reale destinazione. Probabilmente, grazie a questa tecnologia saranno anche risolti tantissimi altri misteri che riguardano le antiche civiltà, tuttora al vaglio di studio da parte degli esperti di ogni angolo del Pianeta.

(Foto in copertina: Pugnali dell’età del bronzo (XVI secolo a.C.) esposti nel nuovo museo didattico di Anzola dell’Emilia presso l’ex caserma dei carabinieri)

 

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