Correre in Turchia, per strade sconosciute, esplorando paesaggi esotici, al tramonto e al mattino presto… ci ha regalato bei momenti imprevisti.
I cani randagi in Turchia sono tutti censiti, con microchip. Le persone li nutrono e, senza alcuna eccezione, sono tutti amichevoli.
Così all’inizio della nostra corsa, ne abbiamo accarezzato uno. Siamo subito diventati amici e anche un altro cane si è unito a noi, diventando la nostra scorta e dandoci sicurezza per questi sentieri sconosciuti al tramonto. Soltanto che abbiamo dovuto gestire un incontro con un cane pastore, allarmato al nostro avvicinarci al suo gregge.
Questo accadeva a Mustafapasa, piccolo paesino della Cappadocia.
Qui si corre in un’alternanza di asfalto e strade sterrate. Con continui sali scendi. A ritmi spezzati, irregolari.
È così che la corsa diventa jogging, ovvero corsetta spensierata e vacanziera, senza ansia da cronometro.
Il giorno dopo al mattino, il sole si fa sentire di più, diventando caldo già alle sette. Aver scelto una strada diversa si traduce in una salita ripida ed un percorso più aspro.
Essenziale bere molto prima e dopo.
Ad accompagnarci questa volta ci sono le tipiche rocce coniche della zona e la stanchezza della corsa precedente.
Ne vale la pena? Certo, a patto che amiate correre, esplorare e vi sentiate aperti verso nuovi incontri e piccoli imprevisti.
Correre in Turchia (video)
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