Aphrodisias è un’antica città dell’Anatolia, il nome greco delle colonie in Turchia, dedicata alla dea della bellezza Afrodite. Fondata nel VI secolo a.C., la città, il sito archeologico, ancora tiene fede al suo nome. La sua bellezza e fascino sono intatti.
La pianta della città si sviluppa su circa 1 km quadrato. Questo permette ai visitatori di fare un giro completo anche d’estate, senza sentirsi spossati, come spesso accade in siti più estesi.
Vi si possono vedere: le rovine del Tempio di Afrodite, con il suo portale d’accesso. Case private. Lo Stadio, assolutamente straordinario per dimensioni e condizioni. Il palazzo vescovile. I bagni termali. Il foro con il viale delle palme. La piscina. Il tempio dedicato ai primi imperatori, divinizzati. Il museo che accoglie le sculture ritrovate, di grande pregio e squisita fattura, tra le quali Nascita di Afrodite, Nascita di Enea, Conquista della Bretagna, Incoronazione dell’Amazzone, oltre ai ritratti dei filosofi.
A visitare il sito c’erano solo italiani (99,5% perché io sono per metà inglese). Questo perché non ci sono più autobus pubblici che raggiungono il posto, quindi bisogna organizzarsi con mezzi privati. Ne deduciamo che i turisti italiani sono quelli più appassionati di archeologia. Forse perché per noi si tratta anche di ritrovare le nostre radici più antiche.
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